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Gucci, il nuovo minimal

A Milano debutta il nuovo direttore creativo, Sabato de Sarno, la prima collezione dopo l'era Alessandro Michele tra silhouette asciutte e affilate, shorts, frange e zeppe plateau

Tre uscite della nuova collezione Gucci disegnata da Sabato De Sarno per la spring-summer 2024
Tre uscite della nuova collezione Gucci disegnata da Sabato De Sarno per la spring-summer 2024
22 settembre 2023 | 19.39
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“È una storia che nasce dalla gioia di vivere. Dalla passione e dall’umanità, dalle persone e dalla vita reale, da un fascino irriverente, dalla provocazione e dalla sicurezza di sé, dalla semplicità, dalle sensazioni repentine e dalle emozioni”. Inizia così il nuovo corso di Gucci firmato Sabato De Sarno, il nuovo direttore creativo della griffe fiorentina, che ha debuttato oggi a Milano con la prima collezione donna pensata per la prossima primavera-estate. Un vocabolario neo minimalista quello usato dallo stilista in passerella, sulla quale dominano gonne in vernice, abitini lingerie, shorts e frange. Un quiet luxury timido ma deciso, che segna il nuovo corso della griffe della doppia G. De Sarno fa tabula rasa del massimalismo celebrato per anni dal predecessore Alessandro Michele, riscrivendo dalle fondamenta il codice estetico di Gucci senza dimenticare citazioni d’archivio e con uno sguardo indirizzato al futuro.

“Da una forma d’arte precisa, fatta di parole - parole nelle opere, parole nelle foto, parole negli spazi, solo parole. È una storia di ricchezza e di desiderio - spiega lo stilista in una nota -. Di rosso, ma anche di blu e di verde. Di flash e di spontaneità, di una festa alle prime luci del mattino. È una storia a carte scoperte, orgogliosa, manifesta, anche se potrebbe sembrarlo non è proibita a nessuno, è libera e piena di euforia”.

Le silhouette sono asciutte e affilate, con numerosi rimandi alla linea trapezio del 1957, come nelle gonne e nei pullover, retaggio del passato dello stilista da Valentino. Non mancano citazioni alle collezioni di Tom Ford, come il denim del 2000 e un blazer ultra sexy di vernice color Chianti. Sono una piacevole sorpresa i completi in snakeskin percorsi da righe verticali con il classico motivo bicolore rosso e verde tipico di Gucci. Focus deciso sugli accessori, molto strong e colorati, dalle zeppe con plateau che rinnovano l'iconico modello loafer con morsetto, fino alle rivisitazione delle it-bag senza tempo, a partire dalla Jackie e dalla Bamboo. Non ci sono dubbi: la nuova donna Gucci ha un'anima giovane e fresca, dallo spirito libero e libertino, con una verve tutta nuova. La musica che accompagna il gran finale evoca il leitmotiv della collezione: 'Ancora', celebre hit cantata da Mina negli '70.

"È una storia a carte scoperte, orgogliosa, manifesta - sottolinea lo stilista - anche se potrebbe sembrarlo non è proibita a nessuno, è libera e piena di euforia. È una storia di persone splendide, tutte diverse tra loro; è fatta di immagini Getty in cui le persone hanno stile a ogni età, è inclusiva, tutte e tutti sono benvenuti. È una storia fatta di film, della mia amata Italia, di intellettuali e di viaggi in giro per il mondo, ma è anche sentirsi a casa ovunque si vada. È una storia di oggetti lucenti, freddi al tatto ma caldi nell’anima e nel cuore. Oggetti attraenti e da collezionare, non per un museo, per essere indossati nella vita di tutti i giorni. È una storia di musica e di nottate, di sudore, di balli, di canti. È una storia di famiglia, di baci, tanti e tanti baci. È la storia di tutto, ancora, un tutto che stavolta si manifesta attraverso la gioia". (di Federica Mochi)

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