Tra sogno e realtà. Vivetta scava nel baule dei ricordi per la sua spring-summer 2020. Memorie di famiglia e mondi immaginari ma mai polverosi: la collezione ha il gusto di un'estate in Grecia. Si respirano gli anni '60 nelle gonne a ruota e nei gioielli geometrici. E ancora, nei vestiti di popeline croccante dalla vita segnata, nelle maniche a pouf e nelle gonne ampie e vaporose, che contrastano con silhouettes abbreviate, svelte e svasate.
Corolle di margherite sbocciano su pizzi macramé e si trasformano in decori su sahariane dalle tasche pratiche e capienti. C’è l’abito da zia nelle stampe floreali a piccoli fiori e poi ecco gli abiti vaporosi in chiffon, ricamati con cristalli Swarovski.
Immancabile l'iconica camicia da uomo in popeline di cotone rigato, capo feticcio di Vivetta, stavolta rivisitato in chiave onirica. Palette cromatica leggera: giallo girasole, azzurro, corallo e rosa. Leggerezza che si respira anche nella collaborazione con la designer Garance Vallée, che ha creato per la sfilata un'installazione-scultura, intitolata Ordinato Surrealismo e curata da Martina Gamboni.