In un lavoro che sarà presto presentato all’edizione 2023 della ACM Web Conference, un gruppo di ricercatori della Penn State University e dell’University of Mississippi, negli Stati Uniti, mette in discussione l’originalità dei contenuti prodotti da ChatGPT, un bot che impiega l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per raccogliere ed elaborare dati già presenti sulla rete internet. Gli esperti sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato oltre 210mila risposte loro fornite dal sistema, che avrebbe plagiato le sue fonti.