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Fisco, De Lise (Commercialisti): "Ingiusto no a bonus 200 euro automatico per dipendenti privati"

Il presidente dell'Ungdcec, noi non coinvolti nella redazione del modulo per il bonus

Matteo De Lise, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec).
Matteo De Lise, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec).
16 giugno 2022 | 17.37
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Non è "giusto" che il bonus 200 euro per i dipendenti pubblici sia automatico mentre ai privati servirà compilare un modulo, "i dipendenti privati sono quelli che hanno maggiore difficoltà nell’attuale scenario economico. Di fatto, l’intero comparto privato è alle prese con l’aumento dei prezzi delle materie prime e l’inflazione: dare a chi lavora ogni giorno in questo settore l’immediatezza del contributo sarebbe stato un efficace elemento di semplificazione”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Matteo De Lise, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec).

Secondo De Lise Sulla redazione del modulo per il bonus da 200 euro ai lavoratori privati "Non c’è stato alcun coinvolgimento dei professionisti. Tenere i commercialisti lontano dalle dinamiche del lavoro e del fisco è uno dei maggiori problemi del nostro Paese, perché significa rendere poco efficace la costruzione di norme e aiuti. Lo stesso discorso vale per il recupero fiscale”.

Per il presidente dell'Ungdcec “Da qui in avanti, l’Italia si troverà ad affrontare uno dei periodi più difficili della sua storia. Una crisi che toccherà tutti i comparti della nostra economia, con l’aumento dei prezzi e la perdita di potere d’acquisto per imprese e famiglie: significherà arrivare a una crisi dei consumi con gravi conseguenze. E dunque dovremo scegliere una strada che sappia coniugare la crescita con il mantenimento dello status quo, sistemando il fisco con una riforma vera, adeguando gli stipendi senza gravare troppo sulle imprese e rendendo celere e certo il processo tributario", spiega ancora.

"L’Unione ha avanzato proposte elaborate dalle numerose commissioni composte da giovani professionisti, che conoscono a fondo le problematiche dei territori: ascoltare la voce delle nuove generazioni sarebbe un altro segnale importante", conclude.

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