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De Lise (Commercialisti): "Riforma fiscale è buon inizio, bene revisione detrazioni e deduzioni"

Il presidente dell'Ungdcec: "Bene revisione Iva, con riduzione Ires si incentivano consumi"

Matteo De Lise, presidente dell'Ungdcec, Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili
Matteo De Lise, presidente dell'Ungdcec, Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili
17 marzo 2023 | 16.15
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“Il nostro giudizio sulla riforma del fisco è sicuramente positivo, riteniamo che si tratti di un buon inizio. Siamo, infatti, favorevoli alla riduzione degli scaglioni Irpef e all'idea di revisionare detrazioni e deduzioni sia per lavoro dipendente che per lavoro autonomo. Una scelta, quest’ultima, che potrebbe consentire di arrivare a un sistema di tassazione delle persone fisiche più facile e portare all’incentivazione dei consumi e alla ripresa della spesa". Così, con Adnkronos/Labitalia, Matteo De Lise, presidente dell'Ungdcec, Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, sulla riforma fiscale messa a punto dal governo.

"Giudichiamo bene -spiega ancora De Lise- anche la revisione dell'Iva, che prevede l'esclusione dell'imposta per alcune tipologie di merci e servizi e anche una maggiore semplificazione rispetto alla varietà del paniere, e quindi alla riduzione del numero di aliquote. Incentiva i consumi, inoltre, la riduzione dell'Ires: premiare con un abbassamento del carico fiscale gli interventi in investimenti e assunzioni è sicuramente positivo per gli imprenditori. Riteniamo poi giusta la progressiva cancellazione dell'Irap: un'imposta che in questo momento viene pagata anche da chi chiude in perdita ed è quindi di difficile comprensione per l'imprenditore”, aggiunge.

Sul concordato preventivo per le imprese, De Lise rimarca che “potrà rivelarsi una giusta soluzione per dare maggiori certezze rispetto alla riscossione. È simile a una proposta che l’Unione giovani dottori commercialisti aveva fatto circa un anno fa, il 'patto fiscale'".

"Infine, riteniamo corretta anche la revisione delle spese di recupero dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che prevedeva sanzioni e interessi tra il 120 e il 200% dell'imposta. E ci lascia soddisfatti anche l'ultimo aspetto, quello legato alla razionalizzazione fiscale”, conclude.

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