Una spiegazione dell’arretratezza dei servizi italiani rispetto agli altri Paesi avanzati è il non aver ancora sfruttato appieno il commercio internazionale. Emerge dall’incontro di oggi che ha visto il lancio dell’Osservatorio del terziario Manageritalia con un rapporto sviluppato in collaborazione con Oxford Economics (L’evoluzione del settore dei servizi in Italia dal 2010) e Bcf (L’impatto del Covid sui settori del terziario).
Negli ultimi dieci anni, le esportazioni di servizi sono cresciute molto più velocemente della produzione complessiva del settore in tutti i principali paesi europei. I dati più recenti mostrano come il settore dei servizi italiano è più focalizzato sul mercato interno rispetto agli altri Paesi e non ha ancora sfruttato le opportunità di crescita del commercio internazionale.
Un caso di studio rappresentativo è quello del trasporto e magazzinaggio. Data l'importanza relativa delle attività manifatturiere in Italia, significativamente più alto di Francia e Spagna, è logico aspettarsi che tale settore sia essenziale nel coordinare il movimento dei beni e dunque costituisca una leva fondamentale per aumentare le esportazioni. La produttività del settore è rimasta però molto indietro nell'ultimo decennio, generando uno svantaggio competitivo con gli altri Paesi.