La filiera italiana del legno-arredo nel suo complesso potrebbe chiudere il 2020 un -12% di fatturato. E' la previsione, raccolta da Adnkronos/Labitalia, che arriva dal centro studi di FederlegnoArredo, associazione industriale di Confindustria che riunisce tutte le aziende operanti con la materia prima del legno e in generale tutte le imprese del settore del mobile, dell'arredo e del complemento d'arredo.
Secondo i dati di FederlegnoArredo, considerando che la filiera è molto lunga e articolata, ci sono picchi negativi (vedi gli allestitori fieristici che sono a un -90%) e picchi non tanto positivi, ma in cui le perdite sono state più contenute, come per il settore arredamento, inteso come arredamento per la casa, a differenza del 'contract' che ha risentito in maniera più pesante della chiusura di alberghi e uffici. Secondo il Rapporto di FederlegnoArredo su dati 2019, il settore conta 311mila addetti, 73mila aziende, 42,5 miliardi di euro di valore di produzione, 8,1 miliardi di saldo commerciale e rappresenta il 4,5% del fatturato del manifatturiero nazionale.
Ci potrebbe essere un possibile calo dell'export del 14,5% nei primi 10 mesi del 2020. Secondo il Centro studi di FederlegnoArredo l'export ammonta a 10,2 miliardi di euro, con una situazione 'in recupero' a partire dal mese di agosto, anche se i dati non sono ancora definitivi. Come spiegano da FederlegnoArredo ad Adnkronos/Labitalia, i primi tre mercati di destinazione dell'arredamento e dell'illuminazione 'made in Italy' sono, secondo il sentiment registrato, la Francia con il 16,5% (in calo dell'11,1%), la Germania con l'11,9% (in calo del 5,2%) e gli Stati Uniti con il 9,7% (-8,9%).
Un calo delle vendite totali del 12,7%, senza sostanziali differenze tra Italia ed estero. E' la fotografia del trend per il macrosistema dell'arredamento (arredamento e illuminazione), 'scattata' sulla base dell'ultimo Monitor di settembre 2020 elaborato dal centro studi di FederlegnoArredo. Come spiegano ad Adnkronos/Labitalia dall'associazione confindustriale di categoria, tra i comparti del sistema arredamento la migliore performance spetta ai 'Sistemi per dormire'. Per il mercato nazionale, cucine e area living hanno avuto performance peggiori rispetto a camere da letto e imbottiti. In particolare, per l'arredobagno il calo previsto al momento è del 10,7%, illuminazione (-11,0%), arredamento (-13,0%), ufficio (-16,6%).
Nei primi nove mesi del 2020 il valore totale di mobili 'made in Italy' esportato, in oltre 190 paesi del mondo, è stato pari a 6 miliardi di euro e ha subito una flessione del -15,7% in parte recuperata nell’ultimo trimestre. Veneto e Lombardia si confermano le prime due regioni con una perdita rispettivamente del -13,4% e -18,2%. Francia, Stati Uniti e Germania continuano ad essere i primi tre mercati di destinazione dei mobili 'made in Italy'.
"Anche se il nostro comparto forse ha sofferto meno di altri, abbiamo gli allestitori fieristici che sono stati letteralmente feriti nel 2020 e anche quest'anno non è che si presenti meglio almeno per i primi sei mesi". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia il presidente di FedelegnoArredo, Claudio Feltrin.
"La nostra fiera - spiega - è ovviamente quella di Milano, principale vetrina mondiale del nostro settore, la più importante per design e cifra di affari che può muovere, e averla funzionante è stato molto d'aiuto per le nostre aziende, in passato".
"Stiamo tutti aspettando settembre, mese in cui - sottolinea - riaprirà la Fiera di Milano. Settembre sarà una sorta di simbolo di ripartenza per il dopo Covid, perché contiamo che si arrivi a una situazione, sicuramente psicologicamente affaticata da un periodo duro per tutti, ma che sia un lasciarsi alle spalle questa avventura con una ripartenza che sia convinta e precisa. Ci auguriamo che a settembre si arrivi con parecchi milioni di persone vaccinate, sia a livello italiano che europeo, e quindi pronti per la Fiera di Milano e, dunque, per il rilancio".