Le multinazionali sono la tipologia di impresa più ambita dai potenziali dipendenti italiani, col 29% delle preferenze, soprattutto per la solidità finanziaria, le opportunità di carriera e la sicurezza del posto di lavoro. A rilevarlo è la ricerca Randstad Employer Brand, la più completa e rappresentativa a livello globale dedicata all'employer branding, condotta da Randstad, primo operatore mondiale nei servizi per le risorse umane. E il settore più attrattivo è quello dei media, che piace ai candidati in particolare per solidità finanziaria, ottima reputazione e contenuto di lavoro interessante, seguito dall’automotive, dal largo consumo, dal farmaceutico e dall’elettronica.
Al secondo posto, fra le tipologie di aziende più desiderate, si trovano le pmi, scelte dal 18% del campione soprattutto per piacevole atmosfera di lavoro, work-life balance e flessibilità, fattori in comune con le attività in proprio, indicate come destinazione ideale dal 14% degli intervistati. L’11% preferisce lavorare per la pubblica amministrazione o per enti non profit, per la sicurezza del posto, la solidità finanziaria e l’equilibrio fra lavoro e vita privata.
Sono meno gli italiani attratti prevalentemente da startup e da aziende a conduzione famigliare, per entrambe appena il 6%: le prime offrono soprattutto contenuto di lavoro interessante, piacevole atmosfera di lavoro e opportunità di carriera, mentre le seconde offrono atmosfera piacevole, work-life balance e flessibilità. Le startup sono, però, le realtà più ambite dai giovani sotto i 25 anni (10%), i 25-34enni preferiscono le multinazionali (32%), i 35-54enni prediligono le piccole e medie imprese (19%), mentre i lavoratori senior non esprimono preferenze.