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Occupazione al top dal 2008

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02 maggio 2018 | 10.54
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A marzo occupazione ai massimi dal 2008. E' quanto rileva l'Istat nei suoi dati provvisori diffusi oggi. La stima degli occupati continua a crescere (+0,3% rispetto a febbraio, pari a +62mila). Il tasso di occupazione si attesta al 58,3% (+0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente). La crescita congiunturale dell'occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. L'aumento maggiore si stima per i giovani 25-34enni (+0,9 punti percentuali).

La crescita, sostiene l'istituto di statistica, è dovuta interamente alla componente maschile mentre per le donne, dopo l'aumento dei mesi precedenti, si registra un calo. Nell'ultimo mese si stima una ripresa degli indipendenti, che recuperano in parte la diminuzione osservata nei primi due mesi dell'anno e, in misura più lieve, dei dipendenti a termine, mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti.

Su base annua continua l'aumento degli occupati (+0,8%, +190 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda esclusivamente i lavoratori a termine (+323 mila), mentre calano i permanenti (-51 mila) e gli indipendenti (-81 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+391 mila) e, in misura minore, i 15-34enni (+46 mila) mentre calano i 35-49enni (-246 mila). Nell'arco di un anno diminuiscono sia i disoccupati (-4,0%, -118 mila) sia gli inattivi (-1,1%, -150 mila).

Nell'arco del primo trimestre 2018, rende poi noto l'Istat, si stima una crescita degli occupati dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (+21 mila). L'aumento interessa gli uomini e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Crescono i dipendenti a termine (+66 mila), mentre diminuiscono lievemente i permanenti (-8 mila) e in misura più consistente gli indipendenti (-37 mila). Alla crescita degli occupati nel trimestre si accompagna un lieve aumento dei disoccupati (+0,1%) e un calo degli inattivi (-0,3%, -34 mila).

A marzo il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all'11,0%. Il dato è però in crescita tra le donne e la fascia di età tra 35 e 49 anni. Dopo il calo di febbraio, aggiunge l'istituto di statistica, la stima delle persone in cerca di occupazione a marzo registra un aumento dello 0,7% (+19mila). A marzo la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,8% (-104 mila). Il calo riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età ad eccezione dei 15-24enni. Il tasso di inattività scende al 34,3% (-0,3 punti percentuali rispetto a febbraio).

E' in calo la disoccupazione giovanile, ai minimi dal 2011. A marzo, rispetto al mese precedente, scende di 0,9 punti percentuali attestandosi al 31,7% nella fascia di età che va dai 15 ai 24 anni. Su base annua il calo è stato pari a -4,4 punti percentuali.

A marzo "si conferma la ripresa dell'occupazione nell'anno in corso, dopo la battuta d'arresto osservata a fine 2017. Un aspetto di rilievo nell'ultimo mese è la crescita dell'occupazione giovanile (+68 mila occupati 15-34enni)". E' il commento dell'Istat ai dati provvisori diffusi questa mattina su occupati e disoccupati di marzo.

"La crescita tendenziale si distribuisce per genere e si concentra nei giovanissimi (15-24enni) e soprattutto negli over 50, per effetto sia dell'aumento dell'età pensionabile sia dei fattori demografici. Dopo i livelli massimi della fine del 2014, la disoccupazione è scesa sui livelli della seconda metà del 2012, ancora 5 punti percentuali sopra al livello pre-crisi. Sensibile il calo dell'inattività, sia maschile sia femminile, che tocca negli ultimi mesi i livelli minimi", conclude l'istituto di Statistica.

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