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Retribuzioni: Od&m Consulting, più alte fino al 21% grazie a benefit e welfare

Retribuzioni: Od&m Consulting, più alte fino al 21% grazie a benefit e welfare
29 maggio 2017 | 13.48
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Il potere d'acquisto dei lavoratori italiani tiene grazie anche all’effetto del welfare aziendale e dei benefit in busta paga. Questa una delle novità principali della 23ma edizione del Rapporto sulle retribuzioni in Italia elaborato da Od&m Consulting, società di Gi Group specializzata in Hr consulting, a partire da analisi che fanno riferimento a un database di oltre 400.000 lavoratori del settore privato. Il rapporto conferma per il 2016 un incremento degli stipendi per tutte le categorie, più marcato per quadri e impiegati, grazie a una costante crescita soprattutto della componente fissa, maggiore rispetto all’inflazione, rimasta sostanzialmente invariata rispetto ai livelli registrati nel 2015.

Nel dettaglio, i quadri hanno raggiunto i 58.900 euro di retribuzione totale annua (rta) per un aumento medio di categoria del 3,1% sul 2015, gli impiegati i 30.913 euro per un crescita pari al 2,1%, i dirigenti i 127.897 euro per un più 1,9%, gli operai i 26.351 euro segnando un più 1,1%. Ad incidere sulla crescita degli stipendi è prevalentemente la componente fissa, mentre quella variabile resta in linea con il dato registrato nel 2015, a eccezione che per gli operai, per i quali coincide con il premio di risultato.

In generale, il peso del variabile sul fisso rimane su livelli piuttosto bassi con valori che oscillano tra il 12,5% per i dirigenti e il 2,8% per gli operai, passando per il 7,1% dei quadri e il 3,1% degli impiegati. Se, però, si considerano solo i percettori effettivi di variabile, in costante aumento nel medio periodo, l’incidenza sulla retribuzione totale è del 19% per i dirigenti, del 13% per i quadri, del 9% per gli impiegati e del 6% per gli operai.

Se oltre al salario si valorizzano anche i principali benefit o servizi di welfare aziendale di cui si può beneficiare, la retribuzione totale dei lavoratori aumenta, a seconda della categoria, tra il 18% e il 21%. In particolare, i dirigenti arrivano a guadagnare quasi 150.400 euro, i quadri 71.500 euro, gli impiegati di area vendite circa 36.600 euro, considerando un valore medio lordo per i seguenti servizi, piano di welfare, auto e cellulare aziendale, sanità, previdenza e polizze integrative, corrispondente a 22.500 euro per i dirigenti, 12.600 euro per i quadri, 5.650 euro per gli impiegati delle vendite.

"Oltre alla componente variabile -commenta Simonetta Cavasin, amministratore delegato di Od&m Consulting- stanno assumendo sempre più importanza i piani di welfare e i benefit che le aziende forniscono ai dipendenti e che diventano una vera e propria componente della retribuzione. E’ importante, quindi, che le aziende ragionino in ottica di total remuneration, non soffermandosi solo sulla componente monetaria della retribuzione, che rimane, comunque, importante come parte più consistente del compensation mix, ma considerando anche tutte quelle componenti non monetarie che finiscono per generare, anche se non direttamente, reddito".

"In uno scenario positivo di crescita generalizzata, che interessa soprattutto la media impresa e che vede dei segnali positivi anche dal Sud Italia, non sono, tuttavia, da sottovalutare le differenze di genere che rimangono ancora considerevoli e che sono determinate da una differenza a livello di retribuzione fissa", sottolinea.

Nel 2016 si evidenzia un incremento del 'gap di genere', ovvero di scostamento tra il livello retributivo di donne e uomini a parità di inquadramento, per quadri e impiegati, mentre è in diminuzione per dirigenti e operai. Le maggiori differenze si riscontrano per gli impiegati (12,8%), mentre sono comprese fra il 9% e l’11% per le altre categorie. L’ammontare della differenza tra le retribuzioni 2016 di uomini e donne è di: 11.000 euro per i dirigenti, 5.500 euro per i quadri, 3.800 euro per gli impiegati, 2.650 euro per gli operai.

Tali disparità si attenuano in quelle aree funzionali dove è maggiore la presenza femminile, come risorse umane e amministrazione, finanza e controllo, per le professioni meglio retribuite e tra i giovani, dove la laurea tende a ridurre il gap di genere. Per dimensione aziendale nella media impresa si registrano gli aumenti di stipendi sul 2015 più interessanti per tre categorie: +3,2% per i dirigenti, +4,2% per i quadri, +2,7% per gli impiegati, mentre per gli operai la grande impresa continua a riconoscere i maggiori aumenti (+1,8%).

L’analisi per area territoriale mostra disparità tra i livelli retributivi del Sud e delle Isole rispetto a quelli del resto d’Italia e in particolare del Nord-Ovest. Nel 2016 in Italia un dirigente di un’azienda del Nord-Ovest ha guadagnato, in termini di retribuzione totale annua, circa 6.300 euro in più di un suo omologo operante al Sud o nelle Isole, un quadro 4.300 euro, un impiegato 4.550 euro in più, mentre per la categoria operai la retribuzione media più elevata si ha nel Nord-Est dove si percepiscono 2.200 euro in più rispetto al Sud. La crescita maggiore nelle retribuzioni si registra, tuttavia, al Sud: +4,3% per i dirigenti, +4,6% per i quadri, +2% per gli impiegati, +4,3% per gli operai, a consolidare un trend di recupero iniziato già negli anni scorsi.

Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia si conferma offrire le migliori retribuzioni e si posiziona nei primi tre posti della classifica per tutte le categorie professionali: al primo posto per dirigenti e quadri, al secondo per impiegati e operai. Altre regioni che si trovano nelle prime posizioni della classifica sono: Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Lazio, Valle d’Aosta, Veneto e Liguria. Tra le province, invece, Milano è quella che offre le retribuzioni più elevate per dirigenti (+4% sulla media nazionale di categoria) e Quadri (+3,3%), mentre si posiziona al quinto posto per gli impiegati e al quarto per gli operai. Per trovare gli impiegati più pagati occorre andare a Monza e Brianza (+5,9%), mentre è Reggio Emilia la provincia con le paghe più alte per gli operai (+9,4% sulla media nazionale di categoria).

Con riferimento alle funzioni aziendali, direzione generale e commerciale-vendite e comunicazione vedono i livelli retributivi più elevati per dirigenti e quadri, mentre per gli impiegati le funzioni più remunerative sono la produzione-qualità; per gli operai, invece, l’area meglio retribuita è la manutenzione.

Rispetto ai comparti banche e società finanziarie e abbigliamento & moda si confermano quelli che offrono le retribuzioni più generose per i dirigenti (143.226 euro e 142.246 euro rispettivamente) e quadri (63.405 e 63.507 euro rispettivamente), seguite dalle assicurazioni nel caso dei dirigenti (136.062 euro) e da farmaceutica per i quadri (63.276 euro). Gli impiegati meglio retribuiti si trovano, invece, nell’industria petrolifera (36.047 euro), mentre la farmaceutica è il comparto più redditizio per gli operai (31.299 euro).

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