"Negli ultimi 3 anni abbiamo registrato una grande crescita delle ipotesi di esternalizzazioni illecite riscontrate, e cioè di appalti e somministrazioni illecite. Si è passati da 8.320 ipotesi di violazione nel 2014 a 9.620 nel 2015 con un incremento del 16%. Per arrivare al 2016 con 13.416 ipotesi di violazione in materia, con un incremento del 39% rispetto al 2015. E' un fenomeno che desta preoccupazione". Così Paolo Pennesi, capo dell'ispettorato nazionale del lavoro, intervenuto oggi al convegno 'Caporalato, appalti e somministrazione', organizzato dai consulenti del lavoro alla Camera dei deputati.
Pennesi ha spiegato quindi a Labitalia che "si tratta di un fenomeno storico che in questa congiuntura economica si è fatto più evidente, molto trasversale, che non tocca in particolare i settori in cui gli ispettori si trovano più ad operare, ma riguarda in particolare il mondo del terziario e dei servizi, e anche quello di trasporti e immagazzinaggio. Solo per quest'ultimo ambito abbiamo avuto 3.627 ipotesi di violazione nel 2016".
Secondo Pennesi, "si tratta di forme di violazione forse più 'brutali' rispetto al passato visto che si trova con siti Internet che fanno la proposta: 'vuoi pagare il costo del lavoro il 40% in meno? rivolgiti a noi', Si tratta di veri e propri 'raggiri' delle norme". Per il Capo dell'Ispettorato nazionale del lavoro, le depenalizzazioni degli appalti e della somministrazione illecita di lavoro "hanno attenuato qualcosa dal punto di vista della deterrenza". "Oggi si può dare vita a una fattispecie di appalto illecito avendo come conseguenza solo una sanzione economica. Dal punto di vista quantitativo, la sanzione è però molto più rilevante rispetto al passato con importi significativi che vanno da un minimo di 5mila a un massimo di 50mila euro. Si tratta quindi di cifre importanti", ha concluso.