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Sanità: Invitalia e Neuromed investono 32,5 mln in Molise

Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia
Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia
10 gennaio 2017 | 11.05
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Invitalia ha firmato un contratto di sviluppo con l’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed I.R.C.C.S. per ampliare la struttura ospedaliera in Molise, nel Comune di Pozzilli (Isernia) e potenziare le attività di ricerca. L’accordo è stato siglato da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, e da Fabio Sebastiano, consigliere delegato di Neuromed. L’investimento complessivo, già avviato nel 2012, è di 32,5 milioni di euro, di cui 17,8 concessi da Invitalia sotto forma di mutuo a tasso agevolato.

L’obiettivo è consolidare il ruolo di Neuromed come centro di riferimento internazionale nel campo dell’epilessia, della chirurgia dei tumori cerebrali e spinali e della neuroriabilitazione.

Saranno inoltre ampliate le attività di ricerca translazionale dell’Istituto, grazie alle quali i risultati dei laboratori scientifici raggiungono nel più breve tempo possibile i pazienti. Rientra in questo quadro la biobanca, una struttura di conservazione in azoto liquido a -192 gradi che già ospita i campioni biologici dei cittadini partecipanti al Progetto Moli-sani ed è destinata ad accogliere campioni di altri studi clinici e di ricerca di base. Una struttura appositamente dedicata ospiterà, poi, ambulatori ad alto contenuto di innovazione con caratteristiche di elevata antisismicità e di efficienza energetica.

L’ampliamento del parco tecnologico offrirà poi nuove prospettive ai ricercatori Neuromed, grazie all’acquisto di ulteriori attrezzature di avanguardia. Sarà realizzato anche un progetto di ricerca di frontiera per la diagnosi precoce del morbo di Parkinson e per la predizione del rischio dei tumori ormono-dipendenti.

"Questo accordo -afferma Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia- conferma il nostro sostegno ai progetti con un elevato contenuto di innovazione. L’alta specializzazione in campo sanitario è certamente un asset rispetto al quale il nostro Paese deve rafforzare la propria competitività".

"L’Irccs Neuromed -dichiara il presidente Melaragno- ha nella ricerca traslazionale uno dei suoi principali punti di forza. L’unione tra la ricerca scientifica e le applicazioni cliniche rappresenta, come evidenziato da studi condotti in tutto il mondo, un grande vantaggio per i pazienti. Si viene curati meglio dove si fa ricerca, in altri termini. È per questo che l’accordo con Invitalia rappresenta un decisivo passo in avanti per offrire ai cittadini italiani un livello di cure basato su ricerche di frontiera. Si consoliderà, in questo modo, il ruolo che i nostri gruppi di ricerca, con oltre 100 ricercatori coinvolti, stanno assumendo nel panorama scientifico e medico internazionale".

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