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Lavoro: avanti 'Garanzia giovani', 189.111 registrati, convocati in 49.357

Il bilancio riferito dal ministero del Lavoro.

Lavoro: avanti 'Garanzia giovani', 189.111 registrati, convocati in 49.357
12 settembre 2014 | 14.52
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Dopo la partenza del 1° maggio 2014, all'11 settembre si sono registrati a 'Garanzia Giovani' 189.111 giovani: 101.168 lo hanno fatto attraverso il sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it e 87.943 attraverso i portali regionali. E' il bilancio riferito oggi dal ministero del Lavoro in cui emerge che 49.357 giovani sono stati convocati dai servizi per il lavoro e 31.297 hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento; 11.703 sono le occasioni di lavoro, per un totale di posti disponibili pari a 16.949.

Stando al bilancio di 'Garanzia Giovani' diffuso oggi dal ministero del Lavoro, riguardo la provenienza geografica (residenza) dei giovani mostra che la maggior parte di loro risiede in Sicilia con 32.681 unità, pari al 17% del totale, in Campania con il 14% (26.854 unità) e nel Lazio con il 7% (13.040 unità). "Si precisa che la residenza del giovane non è preclusiva per la scelta della regione dalla quale ricevere il portafoglio di servizi", avverte il ministero di Via Veneto.

Indagando sul genere dei giovani che si sono registrati, si nota come il 53% delle registrazioni (99.318 unità) ha interessato uomini mentre quelle che hanno riguardato le donne sono state 89.793, pari al 47%. In termini di età dei giovani, il 51% delle registrazioni, pari a 95.626 (53.105 uomini e 42.521 donne) ha interessato i giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni, mentre sono state 77.429, pari al 41%, quelle che hanno interessato giovani dai 25 ai 29 anni (36.330 uomini e 41.099 donne) e 16.056, pari all'8%, i giovani dai 15 ai 18 anni (9.883 uomini e 6.173 donne).

Proseguono anche le attività di 'presa in carico' dei giovani registrati: 49.357 sono stati già chiamati dai servizi per il lavoro per il primo colloquio e la profilazione e tra questi 31.297 hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento. L'analisi di genere, sottolinea il ministero del Lavoro, mostra che il 53% dei giovani già profilati sono uomini e il 47% sono donne, mentre la distribuzione per età rispecchia la distribuzione dei giovani registrati: l'11% appartiene ai giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni, il 49% ai giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni e il 40% ai giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni. E, in attesa della partecipazione alle singole misure a seguito degli avvisi regionali, prosegue anche l'inserimento 'spontaneo' delle occasioni di lavoro.

Anche a seguito dei protocolli di intesa che il ministero ha sottoscritto con alcune associazioni imprenditoriali, le aziende, riferisce il dicastero di Via Veneto, stanno inserendo occasioni di lavoro (vacancy) sul portale nazionale direttamente o per il tramite delle agenzie per il lavoro. Ad oggi, le opportunità di lavoro complessive pubblicate dall'inizio del progetto sono pari a 11.703, per un totale di posti disponibili pari a 16.949. Il 71,2% delle occasioni di lavoro è concentrata al Nord, il 14,9% al Centro e il 13,8% al Sud; lo 0,1% rappresenta le occasioni di lavoro all'estero. Ma 'Garanzia Giovani' è un programma che si rivolge anche agli stranieri 'residenti' in Italia, anche se di cittadinanza diversa.

E i giovani stranieri rispondono così: 8.160 (4% del totale dei giovani registrati) si è iscritto al Programma, di questi il 22% proviene da Paesi dell'Unione europea Romania, Polonia e Bulgaria i primi tre Stati Membri) e il 78% appartengono a Paesi extra-Ue (Albania, Marocco e Senegal i primi tre Stati). Le fasce d'età rispecchiano le percentuali generali, con una maggiore concentrazione di giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni (49% del totale dei giovani stranieri che hanno aderito). Le regioni scelte per essere 'trattati', rimarca il ministero del Lavoro, rispecchiano l'andamento del mercato del lavoro straniero: Emilia Romagna, Piemonte e Veneto sono le prime tre regioni scelte dai giovani figli di cittadini comunitari ed Emilia Romagna, Veneto e Marche le tre regioni scelte dai figli degli immigrati extra-Ue.

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