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Vescovo Istanbul-Ankara: "Sorpresa e imbarazzo per le parole del Papa"

Monsignor Louis Pelatre all'Adnkronos, all'indomani delle parole pronunciate in Vaticano dal Pontefice a proposito di quello che ha definito il "genocidio degli armeni" da parte dei turchi nel 1915: "Hanno fatto grande sensazione, sono state definite come inaccettabili" dalle autorità di Ankara. E aggiunge: "Siamo abituati a non pronunciare quella parola", "anche se poi tutti sanno la verità". Il comico Paolo Kessisoglu all'Adnkronos: "Il Papa ha chiamato le cose con il loro nome"

Papa Francesco e il Patriarca armeno Karekin II (AFP)  - (AFP)
Papa Francesco e il Patriarca armeno Karekin II (AFP) - (AFP)
13 aprile 2015 | 15.43
LETTURA: 3 minuti

"Sorpresa da parte di tutti, irritazione dei musulmani e qualche imbarazzo fra i cristiani": così monsignor Louis Pelatre, francese, vicario apostolico dell'arcidiocesi di Istanbul, che incorpora anche Ankara, descrive all'AdnKronos la reazione in Turchia alle parole pronunciate da Papa Francesco domenica nella basilica di San Pietro in Vaticano a proposito di quello che ha definito come il "genocidio degli armeni" da parte dei turchi nel 1915, il "primo genocidio del XX secolo".

Monsignor Pelatre afferma che, "qui in Turchia, quelle parole hanno fatto grande sensazione, sono state definite come inaccettabili dalle autorità turche e accolte con sorpresa da parte di tutti, con irritazione dai musulmani e anche con un po' di imbarazzo dalla comunità cristiana", che in Turchia fra tutte le confessioni arriva a contare circa centomila fedeli, la maggior parte dei quali concentrati a Istanbul e poi a Smirne, mentre ad Ankara i cattolici sono più che altro stranieri.

"Noi siamo abituati a non pronunciare qui la parola 'genocidio' riferita agli armeni - spiega il vicario apostolico di Istanbul - per alcuni questa è la verità storica, per altri no, è una lunga diatriba storica ed è anche una questione di 'vocabolario': basti pensare che nel 1915 non esisteva proprio la parola 'genocidio' e gli stessi armeni definivano quel massacro come 'catastrofe umana'. E' un questione storica e politica al tempo stesso".

'Ora situazione più complicata per i cristiani, speriamo passi al più presto'

Monsignor Louis Pelatre osserva che "l'utilizzo della parola 'genocidio' da parte di Papa Francesco ha provocato una forte reazione, delle autorità e anche dei media, perché finora nessun Papa l'aveva pronunciata, è la prima volta in un intervento pubblico che si parla di genocidio turco degli armeni. Anche se poi tutti sanno la verità, al di là delle parole che si usano per descriverla".

Ora, "per qualche giorno, la situazione per i cristiani in Turchia sarà un po' più complicata - ammette il vicario apostolico di Istanbul - i media continuano a parlarne con molta enfasi, purtroppo per noi. Gli stessi armeni che vivono qui in Turchia non credo siano molto contenti che si riapra la loro vicenda. Vedremo come si riuscirà a chiarirla, speriamo che questo nuovo clima passi al più presto", è l'auspicio finale di monsignor Pelatre.

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