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Variante Omicron ed Europa, il Natale 2021 tra nuove misure e terza dose

Dai consigli per le riunioni tra familiari ai viaggi, come saranno queste feste

(Afp)
(Afp)
19 dicembre 2021 | 08.28
LETTURA: 5 minuti

La variante Omicron si sta diffondendo in tutta Europa, mentre ci si prepara al Natale 2021 tra nuove misure, regole per le feste e l'appello ai vaccini e, soprattutto, alla terza dose. Parole come coprifuoco e lockdown tornano d'attualità. Nel Vecchio Continente l'ondata non si ferma: i numeri impressionano, la tenuta degli ospedali preoccupa e i governi varano provvedimenti per arginare l'ondata.

In Italia c'è attesa per la Cabina di regia con il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi del prossimo 23 dicembre 2021. Tra le ipotesi sul tavolo c'è la richiesta di tamponi anche per i vaccinati per accedere ai locali al chiuso o ai grandi eventi, la mascherina obbligatoria all'aperto e una riduzione della durata del green pass ridotta.

FRANCIA

Parigi ha deciso di cancellare gli eventi previsti per il Capodanno, a fronte della crescente ondata di contagi. Secondo quanto annunciato in un tweet, la sera del 31 dicembre non ci saranno più il concerto e i fuochi d'artificio sugli Champs-Elysees. Venerdì, il premier Jean Castex aveva avuto un colloquio con i leader delle varie municipalità, chiedendo che venissero cancellati gli eventi previsti per l'ultimo dell'anno e venissero adottate ordinanze per proibire il consumo di alcol all'aperto.

La variante Omicron "si sta diffondendo alla velocità della luce" in Europa e all'inizio dell'anno potrebbe diventare "dominante" in Francia. L'allarme è stato lanciato dal premier francese Jean Castex.

Circa il 10 per cento dei nuovi casi di Coronavirus in Francia si sospetta che sia riconducibile alla variante Omicron, ha detto il ministro della Salute Olivier Veran, definendo la Omicron ''molto, molto, molto più contagiosa della variante Delta. Si riproduce estremamente velocemente''. ''Abbiamo diversi cluster ospedalieri della variante Omicron, in particolare nella regione di Parigi" spiega.

SPAGNA

L'appello è a fare molta attenzione a quando ci si riunisce tra familiari e in posti chiusi. In particolare la presidente della Comunità di Madrid ha chiesto di limitare la presenza dei partecipanti ai cenoni a dieci partecipanti. A preoccupare sono anche i contagi a Navarra e nei Paesi Baschi, dove la richiesta è sempre la stessa: limitare il numero delle presenze al chiuso.

AUSTRIA

Il Parlamento austriaco sta mettendo a punto una nuova legge, in vigore per due anni a partire dal 10 febbraio, che imporrà l'obbligo di vaccinazione contro il Covid ai maggiori di 14 anni. I trasgressori verranno puniti con multe fra i 600 e i 3600 euro. Per partecipare al cenone si dovrà essere immunizzati e non in più di dieci. E' previsto, invece il tampone per gli eventi con più persone.

DANIMARCA

La Danimarca prepara la stretta: il piano della premier Mette Frederiksen prevede la chiusura di musei, cinema, teatri, bioparchi, parchi divertimenti e luoghi per eventi. Le misure prevedono anche l'accelerazione dei programmi di tracciamento e della campagna di vaccinazione. Si profilano nuove regole anche per i ristoranti: dovranno chiudere alle 23, ma dalle 22 non potranno più servire alcolici. La scorsa settimana, inoltre, era stata annunciata la decisione di anticipare di una settimana le vacanze di fine anno per le scuole.

GERMANIA

In Germania è in arrivo "una massiccia quinta ondata" di Coronavirus "come non ne abbiamo mai viste prima" a causa della variante Omicron. La previsione è del ministro della Sanità tedesco, secondo cui "dobbiamo presumere che l'ondata di Omicron che stiamo affrontando adesso, e che secondo me non possiamo prevenire, porrà una sfida enorme ai nostri ospedali, alle nostre terapie intensive e alla società nel suo complesso". Una sfida maggiore di quelle che abbiamo visto finora, ha avvertito il ministro, citando quanto sta avvenendo nel Regno Unito.

IRLANDA

L'Irlanda rispolvera il coprifuoco con chiusura alle 20 per pub, ristoranti, locali all'interno di alberghi. Stessa misura anche per eventi culturali e sportivi.

VIAGGI A NATALE

L’Italia non è il primo Paese europeo a introdurre l’obbligo di test per i vaccinati Ue: prima di noi, lo hanno introdotto Irlanda e Portogallo, senza che nessuno protestasse.

Anche la Grecia ha deciso che tutti i viaggiatori in arrivo nel Paese, sia vaccinati che non, da domenica prossima dovranno presentare un tampone molecolare con risultato negativo. Stando alle nuove disposizioni, saranno esentati dal test le persone in transito in Grecia per meno di 48 ore. Il tampone negativo, per essere valido, dovrà essere effettuato nelle 48 ore precedenti il viaggio. Mentre in Francia il governo prevede di imporre un test molecolare per i passeggeri in arrivo dal Regno Unito.

Anche in Austria e fino a nuovo ordine nel paese potranno entrare solo quanti possono dimostrare di avere fatto la tripla vaccinazione o di essere guariti dal Covid-19. Chi non ha il certificato vaccinale dovrà presentare un test Pcr negativo o dovrà mettersi in quarantena immediatamente dopo l'arrivo. La quarantena verrà ultimata solo dopo che un test effettuato dopo l'arrivo sarà risultato negativo. Le nuove norme entreranno in vigore lunedì.

La Francia - che non imporrà tamponi a viaggiatori provenienti da altri paesi Ue - passa all'azione contro la variante paragonata ad un fulmine dal premier Jean Castex. Le terapie intensive del paese ospitano circa 3.000 pazienti e la situazione pare destinata a peggiorare. Il governo lavora ad un disegno di legge che verrà presentato in parlamento all'inizio di gennaio e che servirà a trasformare l’attuale pass sanitario in certificato vaccinale. "Soltanto il vaccino conterà per l’ottenimento del pass, non più i tamponi", dice Castex. Sono circa sei milioni i francesi ancora non vaccinati contro il coronavirus e il quadro rischia di diventare insostenibile.

La Germania, intanto, guarda i bollettini e decide di classificare Francia e Danimarca come aree ad alto rischio a partire da domenica a causa dell'elevato numero di infezioni. Lo stesso vale per Norvegia, Libano e Andorra, annuncia il Robert Koch Institut. Chiunque provenga da un'area ad alto rischio e non sia stato completamente vaccinato o sia guarito deve essere messo in quarantena per 10 giorni: l'iter viene sospeso con un test negativo 5 giorni dopo l'ingresso.

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