Ok del dipartimento di Stato per un valore di 2,2 miliardi, nonostante l'opposizione della Cina
Il dipartimento di Stato americano ha approvato la vendita di armi a Taiwan per un valore di 2,2 miliardi di dollari, nonostante l'opposizione della Cina. Lo ha reso noto il Pentagono, secondo cui al Congresso è stata notificata la decisione di approvare la vendita di armi, tra cui 250 missili Stinger, carri armati e tecnologia, vendita che servirà a Taiwan per affrontare le minacce attuali e future e migliorare la sicurezza.
Già nei giorni scorsi, il ministero degli Esteri cinese aveva criticato l'intenzione degli Stati Uniti - nel pieno del contenzioso commerciale tra i due Paesi - di vendere armi a Taiwan, che Pechino considera una provincia 'ribelle'. "Taiwan - ha commentato il portavoce dell'ufficio presidenziale, Xavier Chang - accelererà gli investimenti nella difesa nazionale e continuerà a rafforzare la sua partnership di sicurezza con gli Stati Uniti per la sicurezza regionale e la stabilità".