"Chiediamo alla Russia di adempiere ai suoi obblighi, facilitando le nuove ispezioni Start sul territorio russo e tornando a partecipare all'organo di attuazione del trattato, il Bcc"
Gli alleati della Nato "hanno salutato con favore l'accordo del febbraio 2021 tra gli Stati Uniti e la Federazione Russa per prorogare di cinque anni il nuovo trattato Start (Strategic Arms Reduction Treaty, ndr). Tuttavia, la non conformità della Russia mina la fattibilità del nuovo trattato Start. Chiediamo alla Russia di adempiere ai suoi obblighi, facilitando le nuove ispezioni Start sul territorio russo e tornando a partecipare all'organo di attuazione del trattato, il Bcc". Lo sottolinea il Consiglio dell'Atlantico del Nord, organo di governo dell'Alleanza.
Gli alleati della Nato "concordano sul fatto che il nuovo trattato Start contribuisce alla stabilità internazionale, limitando le forze nucleari strategiche russe e statunitensi", ma rilevano "con preoccupazione che la Russia non ha rispettato gli obblighi giuridicamente vincolanti previsti dal trattato". Per la Nato, "il rifiuto della Russia di convocare una sessione della commissione consultiva bilaterale (Bcc) entro i tempi stabiliti e di facilitare le attività di ispezione degli Stati Uniti sul suo territorio dall'agosto 2022 impedisce" a Washington "di esercitare importanti diritti e mina la capacità degli Usa di verificare in modo adeguato il rispetto russo dei limiti previsti dal trattato. Gli Stati Uniti sono conformi al nuovo trattato Start".
Gli alleati della Nato "continuano a considerare un efficace controllo degli armamenti come un contributo essenziale ai nostri obiettivi di sicurezza. Il nuovo trattato Start rimane nell'interesse della sicurezza nazionale di tutti gli Stati, compresi gli alleati della Nato", conclude il Consiglio.