Il leader ucraino punta il dito contro Vitaly Klitschko per il lavoro di allestimento dei rifugi di emergenza dopo lo stop a riscaldamento, corrente e acqua
In una rara critica pubblica ad un esponente delle autorità del paese, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha puntato il dito contro il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, per il lavoro - a suo parere inadeguato - di allestimento dei rifugi di emergenza destinati ai residenti privati di acqua, riscaldamento e corrente, dagli ultimi attacchi missilistici russi. Nel suo intervento serale Zelensky ha lamentato l'insufficiente contributo del primo cittadino della capitale e del suo staff all'opera di allestimento dei cosiddetti 'centri di invincibilità', dove le persone possono accedere a riscaldamento, acqua, internet e collegamenti di telefonia mobile.
I problemi maggiori conseguenti ai blackout si sono verificati a Kiev, ha sottolineato il presidente. "Sfortunatamente le autorità locali non si sono comportate bene in tutte le città", ha detto nel suo video discorso notturno."In particolare, ci sono molte lamentele a Kiev. E' necessario più lavoro". Zelensky ha lamentato che molti dei residenti della città sono rimasti senza elettricità "per 20 o anche 30 ore" e ha chiesto "più sostegno" e "lavoro di qualità" all'ufficio del sindaco.