Il nuovo ministro della Difesa, Boris Pistorius, a margine della riunione a Ramstein: "Disponibilità da verificare"
La Germania prende tempo sull'invio dei carri armati Leopard all'Ucraina. Il nuovo ministro della Difesa, Boris Pistorius, ha detto che avrebbe verificato la disponibilità ed eventualmente il numero dei carri, in risposta alla richiesta di Kiev. A margine della riunione dei ministri della Difesa dei Paesi alleati a Ramstein, Pistorius ha ammesso che la Germania non ha ancora preso una decisione finale. "Ci prepariamo nel caso" in cui una decisione sull'invio dei carri armati sia presa in tempi rapidi, ha aggiunto.
Il ministro della Difesa tedesca ha poi aggiunto che non credere all'eventualità di una rappresaglia di Vladimir Putin nel caso di una consegna di tank Lepopard a Kiev: "Non credo. Ma abbiamo una responsabilità nei confronti della Germania e dell'Europa, per questo dobbiamo soppesare bene" la decisione, ha dichiarato a Ramstein. E a chi gli chiede se "abbandonerà l'Ucraina" risponde: "Ho appena affermato molto chiaramente che sosterremo l'Ucraina fino alla fine della guerra".
Secondo diversi osservatori il via libera scatterà solo se gli Stati Uniti invieranno i loro carri armati Abrams. Ma un portavoce del governo di Berlino, Steffen Hebestreit, ha smentito questa ipotesi. "In alcun momento - ha sottolineato il portavoce - c'è stato un legamento o una richiesta che una delle due cose debba avvenire perché l'altra possa succedere". Hebestreit ha fatto presente di "ritenere difficile immaginare un cancelliere tedesco dettare condizioni o fare richieste a un presidente americano". In ogni caso, ha detto, per il governo tedesco è importante un'azione coordinata con gli Stati Uniti su questa questione.
Intanto, secondo un portavoce del governo di Berlino citato da Sky News, la Polonia potrebbe inviare in Ucraina carri armati Leopard di fabbricazione tedesca anche senza l'autorizzazione della Germania. Ieri il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki aveva parlando di ''autorizzazione di importanza secondaria'' rispetto alla necessità di inviare i Leopard 2 in Ucraina.
Dal canto suo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in video collegamento ha ribadito che c'è poco tempo, e "dobbiamo agire in fretta". Il conflitto riguarda "il tipo di mondo in cui vogliamo vivere", ha aggiunto Zelensky per il quale "il Cremlino deve perdere".
''Continueremo a difendere il principio secondo cui i confini non possono essere ridisegnati con la forza. E continueremo a difendere un mondo aperto di regole, diritti e responsabilità'', ha assicurato il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin rivolgendosi a Zelensky. ''Ancora una volta, grazie per essere qui oggi'', ha aggiunto.
RUSSIA - L'invio di altri carri armati all'Ucraina "non cambierà fondamentalmente niente", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. L'Occidente "si pentirà di aver creduto all'illusione" che l'Ucraina possa vincere sul campo di battaglia. "Abbiamo detto ripetutamente che tali rifornimenti non cambieranno fondamentalmente nulla, ma anzi aggiungeranno problemi all'Ucraina e agli ucraini", ha affermato Peskov per cui l'invio di altre armi "provocherà una spirale" di violenza.
007 GERMANIA - L'agenzia di intelligence esterna della Germania (Bnd) è allarmata dalle perdite che l'esercito ucraino sta subendo a Bakhmut, città del Donbass. Lo riferisce Der Spiegel, spiegando di aver appreso che le forze ucraine subiscono ogni giorno perdite a tre cifre negli scontri con i russi. Secondo la Bnd, Bakhmut è strategica e la sua caduta avrebbe conseguenze in quanto permetterebbe ai russi di avanzare ulteriormente. Intanto le forze filo-russe dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno rivendicato il controllo di Klishchiivka, piccolo insediamento a sud di Bakhmut.