Abitanti nei rifugi, danneggiati edifici: gli attacchi a partire dalla notte. Zelensky: "Quasi tutto il Paese al buio". Stoltenberg: "Più armi a Kiev, via più veloce per pace"
Diverse esplosioni sono state registrate a Kiev a partire dalle 2 di questa mattina. Lo scrive su Telegram l'amministrazione della capitale ucraina, che dopo il suono delle sirene di allarme ha chiesto ai cittadini di ripararsi nei rifugi per fuggire agli attacchi russi. Il governatore della regione di Kiev, Olekskiy Kuleba, su Telegram ha parlato di ''un attacco condotto con droni'' che ha colpito infrastrutture, ma non ha causato vittime. L'amministrazione militare di Kiev ha precisato che sono stati cinque i droni Shahed che sono entrati nello spazio aereo della capitale ucraina e che sono stati tutti abbattuti dalle forze della difesa. I droni lanciati dai russi hanno però colpito un edificio dell'amministrazione a Holosiiv distruggendolo parzialmente e danneggiato un appartamento vicino. Le sirene dell'allarme antiaereo sono suonate a Kiev e in tutta l'Ucraina, ha scritto poi l'amministrazione militare della città di Kiev sul suo canale Telegram, affermando che "un'allerta aerea è stata dichiarata nella capitale" ucraina. Le autorità ucraine hanno poi riferito che l'allerta è risuonata in tutto il Paese, mentre continuano i raid aerei russi.
Su Telegram Kuleba ha parlato di un ''attacco notturno condotto da droni kamikaze. Ancora una volta la Russia ha preso di mira le nostre strutture. I servizi di emergenza stanno lavorando sul luogo colpito''.
Quasi tutte le regioni dell'Ucraina stanno subendo interruzioni di elettricità dopo gli attacchi russi, ''ma questo è niente rispetto a quello che sarebbe potuto accadere senza la nostra eroica contraerea'', ha quindi detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, descrivendo una situazione ''particolarmente difficile'' per la carenza di elettricità anche a Kiev, Odessa e Kherson, ma anche a Leopoli vicino al confine occidentale con la Polonia. ''Lottiamo per l'Ucraina, per i valori che uniscono l'Europa e il mondo democratico, per il valore globale della vita. Per tutto ciò che lo stato terrorista sta cercando di distruggere", ha scritto ancora il presidente ucraino postando una foto dei soccorritori in azione in Ucraina. ''Non è facile, è difficile, ma sono fiducioso che ce la faremo e l'aggressione russa fallirà in modo che tutti gli altri potenziali aggressori del mondo non osino ripetere ciò che fa il russismo'', ha aggiunto.
NATO: "PIÙ ARMI A KIEV, VIA PIÙ VELOCE PER LA PACE" - Il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ne è convinto: Kiev ha bisogno di più armi per affrontare le forze armate russe, che dal 24 febbraio stanno aggredendo l'Ucraina. Lo ha detto Stoltenberg in una intervista alla Dpa, affermando che ''potrebbe sembrare un paradosso, ma il sostegno militare all'Ucraina è la via più veloce per la pace''. Inoltre Putin va convinto del fatto che non otterrà i suoi obiettivi prendendo il controllo dell'Ucraina, ha aggiunto. Quello che serve, ha detto Stoltenberg, potrebbe essere ''una soluzione pacifica negoziata che garantisca all'Ucraina di essere riconosciuto come stato democratico indipendente''.
Il Segretario della Nato dice poi di ritenere legittimi gli attacchi ucraini contro obiettivi militari russi perché ''ogni Paese ha diritto di difendere se stesso, anche l'Ucraina''.