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Ucraina, Cina: "Russia pronta a dialogo con Usa e Kiev"

Pechino dopo il colloquio Lavrov-Wang: "Parlato del divieto di utilizzo di armi di distruzione di massa"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
28 ottobre 2022 | 13.39
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La Russia "si è detta disponibile a un dialogo con Ucraina e Stati Uniti", una scelta che la Cina "accoglie con favore". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, in dichiarazioni riportate dal Global Times riguardo il colloquio telefonico di ieri tra i ministri degli Esteri di Cina e Russia, Wang Yi e Sergei Lavrov.

Il gigante asiatico, ha affermato Wang, auspica che le parti "intensifichino gli sforzi diplomatici per attenuare e risolvere" il conflitto "al più presto" con "negoziati e altri canali politici". Al centro del colloqui, ha detto ancora Wang, "anche il divieto" di utilizzo di "armi di distruzione di massa".

Lavrov, precisa il ministero degli Esteri di Mosca, ha "informato" Wang degli "sviluppi nell'operazione militare speciale" in Ucraina e ha "ringraziato" il gigante asiatico - che non ha mai condannato l'invasione russa dell'Ucraina - "per il sostegno alla posizione della Russia sulla necessità di una soluzione equa intorno all'Ucraina e ai suoi sforzi per prevenire le provocazioni che coinvolgono componenti di armi di distruzione di massa". Russia e Cina, riporta l'agenzia Tass, intendono "migliorare il coordinamento" a livello di Consiglio di Sicurezza Onu e nell'ambito delle organizzazioni internazionali.

Biden

E' scettico il presidente americano Joe Biden sul fatto che il leader del Cremlino Vladimir Putin non voglia usare le armi nucleari. ''Se non ne ha intenzione, perché continua a parlarne? Perché sta parlando della capacità di usare un'arma nucleare tattica?", ha detto Biden nel corso di un'intervista a NewsNation. Nel suo discorso di ieri Putin ha detto che non ha senso utilizzare l'arma nucleare contro l'Ucraina, che è da pazzi attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia e che la Russia non ha alcun bisogno di costruire una bomba sporca.

Cronaca

La Russia ha inviato fino a 1.000 soldati sulla sponda occidentale del fiume Dnipro nel tentativo di difendere la città di Kherson. Lo hanno scritto le forze armate ucraine su Facebook, precisando che le autorità filorusse della regione "hanno spostato civili e attrezzature sulla sponda orientale del fiume, mentre il nemico ha rafforzato la propria presenza sulla riva destra con ulteriori 1.000 unità militari per prepararsi in vista della prevista battaglia per Kherson".

Ramzan Kadyrov, dal canto suo, ha ammesso perdite tra le sue unità, parla in modo inusuale di caduti a seguito di un bombardamento dell'artiglieria ucraina. "Sono 23 i combattenti morti e 58 quelli rimasti feriti", ha scritto nelle ultime ore su Twitter il leader ceceno. Fonti ucraine, riporta l'agenzia Dpa, avevano riferito nei giorni scorsi che nella regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, un'unità cecena avrebbe svelato la sua posizione con foto diffuse sui social e sarebbe così stata individuata e colpita dal fuoco dell'artiglieria.

Centinaia di bambini ucraini, che sono stati portati dai territori occupati della regione di Zaporizhzhia in Russia con il pretesto delle vacanze, non possono tornare dai loro genitori. Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol occupata, ne ha informato il progetto News of Azov di Radio Svoboda. "Più di 300 bambini sono stati già presi da Energodar, Kamianka e Vodyanyi - ha detto Fedorov - con il pretesto di una vacanza nel territorio di Krasnodar, in Crimea, e non sono mai stati restituiti. Avrebbero dovuto tornare una settimana fa, ma le autorità sono andate dai loro genitori e hanno chiesto 'vestiti invernali per loro, finché non torneranno'". "Dalla prossima settimana - ha aggiunto - nelle scuole di Melitopol ci saranno le vacanze e stanno cercando di portare altri bambini di Melitopol nel territorio di Krasnodar".

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