Account personale su Twitter "sospeso definitivamente", Donald Trump aveva affidato nelle ultime ore al profilo ufficiale della presidenza ('Potus', President of the United States) la sua replica, promettendo: "Non ci metteranno a tacere!". I post sono stati però presto rimossi.
Infuriato per il 'cartellino rosso' al suo account personale, a meno di due settimane dall'addio alla Casa Bianca, il presidente ha annunciato la possibilità di "sviluppare la nostra piattaforma" social "nel prossimo futuro".
"Come dico da molto tempo, Twitter si è spinto sempre più in avanti con il bavaglio alla libertà di parola e gli impiegati di Twitter si sono coordinati con i democratici e la sinistra radicale per rimuovere il mio account dalla loro piattaforma, per mettere a tacere me, voi, 75 milioni di grandi patrioti che avete votato per me - ha scritto il tycoon, come hanno riportato The Hill e altri media americani -. Abbiamo avuto negoziati con vari altri siti e presto ci sarà un grande annuncio, intanto guardiano anche alle possibilità di sviluppare la nostra piattaforma nel prossimo futuro". "Non ci metteranno a tacere!", ha aggiunto.
"Se è evidente che un altro account viene utilizzato per aggirare il divieto è allo stesso modo soggetto alla sospensione - ha detto a The Hill un portavoce di Twitter - Per quanto riguarda gli account governativi, come 'Potus' e 'White House', non li sospenderemo, ma adotteremo misure per limitarne l'utilizzo".