Dodici persone sono state arrestate nel raid a Barking, nella parte orientale di Londra, in relazione all'attacco di sabato sera al London Bridge e al Borough Market. E' quanto ha reso noto la polizia metropolitana di Londra, spiegando che nella zona viveva uno dei tre attentatori uccisi. Nel tardo pomeriggio di domenica c'è stato, poi, un secondo raid in un edificio di East Ham, alla periferia della capitale britannica. Nell'attentato sono morte 7 persone, mentre i feriti sono 48 di cui 21 in condizioni critiche.
I FERITI - "Abbiamo portato 48 pazienti in cinque ospedali in tutta Londra e abbiamo trattato molti altri in scena per lesioni minori", ha fatto sapere Peter Rhodes, assistente direttore delle operazioni del London Ambulance Service.
LA DINAMICA - Gli assalitori hanno prima investito diverse persone con un furgone bianco sul London Bridge poco dopo le 22 di sabato (ora locale, le 23 circa in Italia); poi, una volta abbandonato il veicolo, hanno pugnalato altri passanti a Borough Market, area conosciuta per i suoi ristoranti e i bar. I tre, riporta ancora la 'Bbc', sono stati uccisi dalla polizia dopo 8 minuti dall'inizio dell'attacco. Gli agenti hanno sparato "50 colpi", un numero "senza precedenti" ha detto il vice commissario della polizia metropolitana, Mark Rowley, secondo cui una persona è rimasta ferita dagli agenti nel tentativo di neutralizzare i terroristi.
IL SINDACO DI LONDRA - Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha parlato di un "attacco deliberato e codardo".
MAY, ABBIAMO TOLLERATO TROPPO - "E' il momento di dire, 'quando troppo è troppo'". E' quanto ha dichiarato la premier britannica Theresa May, in una dichiarazione prima della riunione del comitato antiterrorismo Cobra, avvertendo che, "quando si tratta di terrorismo ed estremismo, le cose devono cambiare". Per oggi la May ha sospeso i comizi elettorali, ma giovedì prossimo si terranno comunque le elezioni parlamentari anticipate.
VICINO DI CASA, CHIESE COME NOLEGGIARE FURGONE - L'uomo, ritenuto uno degli autori dell'attentato di Londra, solo poche ore prima si era informato con uno dei suoi vicini su come si potesse noleggiare un furgone. Lo ha raccontato a Sky News un residente del quartiere di Barking, dove oggi dodici persone sono state arrestate perché ritenute dalle autorità coinvolte all'attacco. "Sto cambiando casa e avevo un grande camion posteggiato fuori. Lui è venuto da a me e ha chiesto se stavo traslocando", ha detto Ken, aggiungendo che "di solito era un tipo molto amichevole. Ma questa volta era su un livello diverso di simpatica. È difficile da descrivere a parole. Mi ha chiesto dove stessi andando e poi ha cominciato a farmi domande sul furgone". "Dove lo hai noleggiato? Quanto costa? È possibile farlo in automatico? Tutte domande specifiche che ovviamente ora hanno senso nella mia testa, ma che al momento non mi hanno detto nulla", ha concluso il vicino di casa.
"Abbiamo stabilito che il furgone usato nell'attacco, un Renault bianco, era stato noleggiato di recente da uno dei terroristi" ha confermato il numero due della Polizia metropolitana di Londra, riferendo che le autorità "stanno facendo progressi significativi nell'identificazione" dei tre uomini del commando e confermando che non c'erano altri sospetti sulla scena.