In sei esperti del Soccorso alpino e speleologico, compresi un medico e un infermiere, hanno raggiunto il 40enne
Sono 46 i tecnici del Soccorso alpino e speleologico italiano presenti in Turchia per recuperare lo speleologo statunitense bloccato in una grotta a oltre 1000 metri di profondità. Nella notte tra mercoledì e giovedì è giunta al campo base situato nei pressi della grotta Morca, nella provincia di Mersin, la prima squadra di 8 soccorritori del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, partita dall'Italia nella mattinata di mercoledì con l'incarico di collaborare nell'assistenza sanitaria e nel recupero dello speleologo americano. Nel pomeriggio di ieri è entrata in grotta la prima squadra italiana di 6 tecnici del Soccorso alpino e speleologico, compresi un medico e un infermiere, che hanno raggiunto lo speleologo statunitense.
Mentre è ddecollato ieri sera da Pratica di Mare un volo dell'Aeronautica militare che ha trasportato in Turchia diverse squadre composte da un totale di 33 tecnici esperti nella progressione e soccorso in grotte profonde, a supporto dei soccorritori che già stanno operando. Una volta atterrati in loco, l’esercito turco li ha elitrasportati nei pressi dell’ingresso della grotta dove negli scorsi giorni è stato allestito un campo base.
Un’ulteriore squadra composta da 5 tecnici del Cnsas, a bordo di due furgoni contenenti materiale logistico, si è imbarcata mercoledì sera dal porto di Brindisi alla volta della Grecia, ed è in fase di arrivo al campo base. Al momento, oltre all'Italia, sono diverse le nazioni coinvolte in questa complessa operazione - coordinata dall'Afad, l'ente turco di Protezione Civile - tra queste la Bulgaria, la Polonia e l'Ungheria.