Continua l'assedio jihadista alla città siriana. Paracadutate per la prima volta dagli americani munizioni e attrezzature mediche per i combattenti curdi. Papa: "Il terrorismo ha dimensioni inimmaginabili. Non possiamo rassegnarci al Medio Oriente senza i cristiani"
Gli Usa hanno lanciato armi, munizioni e attrezzature mediche per i combattenti curdi impegnati nella battaglia contro i jihadisti dello 'Stato islamico' (Is o Isil) nella città siriana di Kobane. Lo ha reso noto il Centcom, il comando delle operazioni militari americane in Medio Oriente. In una nota del Centcom, come riporta la Bbc, si chiarisce che un cargo C-130 ha effettuato vari lanci di forniture messe a disposizione dalle autorità curde in Iraq, per consentire agli assediati di resistere all'offensiva dell'Is contro la città, ha precisato il Centro in un comunicato, aggiungendo che la missione è conclusa.
Secondo quanto reso noto, le forze Usa hanno effettuato oltre 135 raid aerei contro i combattenti dell'Is a Kobane. Le operazioni, "unite alla continua resistenza all'Isil sul terreno", hanno portato all'uccisione di "centinaia di combattenti e distrutto o danneggiato" postazioni dell'Is, è scritto nella nota in cui si sottolinea che secondo "le indicazioni questi attacchi hanno rallentato l'avanzata" dei combattenti del gruppo a Kobane, un tempo terza città a maggioranza curda della Siria. Tuttavia, si legge, "Kobane potrebbe ancora cadere".
Intanto la Turchia ha accolto la richiesta del presidente del Kurdistan iracheno Massud Barzani di consentire alle forze peshmerga di passare attraverso il territorio turco per aiutare i miliziani delle Unità di protezione del popolo (Ypg) nella loro battaglia contro l'Is. Lo ha detto una fonte ufficiale al sito di informazione curda 'Rudaw', spiegando che Barzani e il ministro per i peshmerga Mustafa Sayid Qader stanno coordinando l'operazione in collaborazione con Salih Muslim, il leader del Partito curdo dell'Unione democratica (Pyd) e i comandanti dell'Ypg.
Curdi dell'Ypg alleati con Esercito libero contro Is - I miliziani curdi siriani dell'Ypg hanno poi confermato l'alleanza sul campo con i ribelli dell'Esercito libero siriano. L'unione tra i curdi e i ribelli sostenuti dall'Occidente, che nella loro lotta contro il regime di Bashar al-Assad hanno dovuto fare i conti con diversi gruppi estremisti, rafforza quindi la risposta sul campo contro lo Stato islamico, che controlla parti della Siria e dell'Iraq dove ha proclamato un 'Califfato'.
Giustiziati 3 medici a Mosul - Proprio in Iraq l'Is ha giustiziato stamani tre medici rapiti oltre un mese fa dalle loro abitazioni a Mosul, 400 chilometri a nord di Baghdad.
A nord della città e nella provincia irachena di Niniveh, continuano intanto le operazioni delle forze curde dei peshmerga contro i jihadisti dello Stato islamico. Le azioni hanno ''colpito postazioni dei terroristi causando morti e feriti tra gli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi.
Il 9 giugno l'Is ha conquistato Mosul e grandi zone della provincia di Niniveh in seguito al ritiro delle forze della sicurezza irachena senza opporre resistenza. I jihadisti controllano ora varie zone delle province irachene di Salahuddin, Kirkuk e Diyala.