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Russia, la sonda si schianta sulla Luna: "Distrutta"

La sonda Luna-25 avrebbe dovuto rimanere sul satellite della Terra per un anno

Una delle prime immagini del suolo lunare inviate dalla sonda
Una delle prime immagini del suolo lunare inviate dalla sonda
20 agosto 2023 | 11.30
LETTURA: 2 minuti

La sonda Luna-25 lanciata dalla Russia è andata distrutta: "Ha cessato di esistere dopo una collisione con il suolo lunare'', ho ha dichiarato in una nota su Telegram Roscosmos, l'ente spaziale russo, dopo aver riferito di aver perso i contatti. Da programma, la sonda avrebbe dovuto atterrare domani sulla Luna e rimanervi per un anno. Era in orbita da quattro giorni.

La sonda Luna-25 pesava quasi 800 chili ed era stata lanciata con un razzo Soyuz. Il suo decollo era avvenuto nella notte tra il 10 e l'11 agosto dal cosmodromo russo di Vostotchny, nell'oblast di Amur. Questa sonda, che doveva rimanere sulla Luna per un anno, aveva la missione di prelevare campioni e analizzare il suolo lunare.

"Il 19 agosto, secondo il programma di volo, è stato fornito un impulso per determinare l'orbita ellittica della sonda prima dell'atterraggio. Verso le 14.57 ora di Mosca, la comunicazione con Luna-25 è stata interrotta. Le misure adottate il 19 e 20 agosto per cercare il dispositivo ed entrare in contatto con esso non hanno prodotto alcun risultato. Secondo i risultati di un'analisi preliminare, a causa della deviazione dei parametri effettivi dell'impulso rispetto a quelli calcolati, il dispositivo è passato a un'orbita non contemplata dal programma e ha cessato di esistere a seguito di una collisione con la superficie lunare", rende noto Roscosmos, aggiungendo che "una commissione interdipartimentale appositamente formata si occuperà di chiarire le ragioni della perdita" della sonda.

Obiettivo della missione era anche quello di dare nuovo slancio al settore spaziale russo, in difficoltà per anni a causa di problemi di finanziamento e scandali di corruzione. Nonostante le sanzioni imposte alla Russia dopo l'invasione militare dell'Ucraina, il presidente Vladimir Putin ha promesso di continuare il suo programma spaziale ricordando, ad esempio, che l'Unione sovietica inviò il primo uomo nello spazio nel 1961.

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