In corso l'operazione 'Breaking Dawn'. Il premier israeliano Lapid: "Non permetteremo a terroristi di minacciare cittadini Israele"
E' salito a dieci morti e 55 feriti, secondo il ministero della Salute di Hamas, il bilancio del raid aereo condotto dalle forze armate di Israele nel nord della Striscia di Gaza contro obiettivi della Jihad islamica. Tra le vittime, riferiscono le autorità che governano l'enclave palestinese, c'è anche una bambina di cinque anni. Sui social sono state diffuse le immagini della piccola vittima.
Le forze della Difesa israeliana hanno invece detto che nel raid sono stati uccisi tra i dieci e i venti terroristi nell'operazione 'Breaking Dawn' lanciata contro l'organizzazione estremista. Le Brigate al-Quds hanno identificato il leader jihadista ucciso in Tayseer Al-Jabari, nome di battaglia "Abu Mahmoud", dicendo che è stato ''martirizzato dal traditore sionista''.
L'esercito israeliano spiega che sono stati colpiti diversi obiettivi della Jihad Islamica nel nord dell'enclave palestinese, mentre agli israeliani che vivono vicino al confine è stato chiesto di ripararsi nei rifugi nel caso di lancio di razzi. L'Idf ha avvisato coloro che vivono fino a 80 chilometri dalla Striscia di Gaza, compresa Tel Aviv, che esiste il rischio di lancio di razzi.
"Il governo israeliano non permetterà alle organizzazioni terroristiche di stabilire l'agenda nelle città vicine alla Striscia di Gaza e di minacciare i cittadini di Israele", si legge in una dichiarazione congiunta del premier israeliano Yair Lapid e del ministro della Difesa Benny Gantz dopo il raid sulla Striscia di Gaza.
"Chiunque cerchi di danneggiare Israele deve sapere che lo prenderemo. Le forze di sicurezza agiranno contro i terroristi della Jihad islamica per allontanare la minaccia dai cittadini di Israele", ha affermato Lapid. "Il compito è quello di proteggere le città israeliane e i cittadini di Israele. Non permetteremo a nessuno di minacciare o danneggiare i cittadini di Israele. Chiunque ci proverà, sarà colpito", ha fatto eco Gantz.
Parole a cui non si è fatta attendere la risposta di Hamas: ''Il sangue del nostro popolo e dei Mujahideen non viene versato invano'', ha scandito il portavoce Fawzi Barhoum, che ad al-Manar ha definito ''il sangue palestinese una linea rossa''. L'uccisione dell'alto comandante della Jihad Islamica avrà come conseguenza che ''i soldati e i coloni israeliani verranno colpiti dalla resistenza palestinese'', ha aggiunto, affermando che "l'occupazione israeliana, che ha dato il via a un'escalation contro Gaza e ha commesso un nuovo crimine, ne pagherà il prezzo e se ne assumerà la piena responsabilità".
Il portavoce di Hamas ha quindi dichiarato: "Abbiamo una resistenza unita sul campo che non può accettare lo spargimento di sangue palestinese". Per questo ''confermo che la resistenza palestinese difenderà la Striscia di Gaza con tutti i mezzi a sua disposizione''.
E poche ore dopo dalla Striscia di Gaza sono stati lanciati alcuni razzi verso Israele e sono stati intercettati dall'Iron Dome. Lo riporta il Jerusalem Post. Si tratta di una rappresaglia per i raid aerei israeliani verso la Striscia di Gaza contro obiettivi della Jihad islamica.