L'arresto di Carles Puigdemont in Germania fa scattare le proteste a Barcellona: tensione e scontri nella città catalana.
L'ex presidente della Generalitat è stato infatti trasferito nel penitenziario di Neumünster, nel lander del Schleswig-Holstein, nel nord della Germania, dopo essere stato fermato dalle autorità tedesche. Lo ha appreso la Dpa, scrivendo che Puigdemont è arrivato nel carcere verso le 15 a bordo di un veicolo con i vetri oscurati. Il vice procuratore generale del Schleswig-Holstein, Ralph Döpper, non ha voluto confermare il trasferimento, invocando "ragioni di sicurezza".
L'ex presidente catalano è stato fermato dalla polizia tedesca subito dopo essere entrato in auto nel Paese: lo ha reso noto l'avvocato dell'esponente politico via Twitter, precisando che Puigdemont è stato fermato in base all'ordine di arresto europeo emesso dalla magistratura spagnola che lo ha accusato di insurrezione dopo la dichiarazione dell'indipendenza della Catalogna.
ASILO - Secondo quanto rivela poi il quotidiano tedesco 'Kiel Nachrichten', basandosi su fonti vicine alla giustizia tedesca, Puigdemont sta valutando la possibilità di presentare una domanda d'asilo in Germania.
"In caso affermativo, la domanda di asilo dovrebbe essere analizzata dall'Ufficio federale per le migrazioni (BAMF) come qualsiasi altra richiesta", ha detto un portavoce del ministero degli Interni regionale dello Schleswig-Holstein, la cui capitale è Kiel. Tuttavia, le probabilità che venga approvata la richiesta sono scarse. "L'accusa penale, cioè l'esecuzione di un mandato di arresto europeo, ha la precedenza su un processo di asilo", ha detto il portavoce.
PROTESTE - Intanto migliaia di persone hanno marciato nel centro di Barcellona per protestare contro l'arresto: tensione con la polizia. La mobilitazione, convocata da influenti enti civili dell'Assemblea Nazionale Catalana (ANC) e da Òmnium Cultural, si è spostata tra due mete simboliche: dalla delegazione della Commissione europea al consolato tedesco.