Giornata di follia a Parigi per l'invasione dei 'gilet gialli'. Oltre 106mila i manifestanti in tutta la Francia, 8mila dei quali a Parigi, 130 fermi, 42 dei quali nella capitale, dove si contano anche 20 feriti negli incidenti sugli Champs Elysées. Trentacinque persone sono state arrestate, per 22 di queste è scattato il fermo.
In serata la zona è stata sgomberata ed è tornata la calma, dopo ore di caos. I gilet gialli, scesi in piazza intonando la Marsigliese, hanno urlato slogan come 'Macron dimettiti' e 'La Francia in collera'. Alcuni gruppi hanno costruito barricate, utilizzando gli arredi delle terrazze dei caffè, pezzi di pavimentazione e barriere di cantiere. Barricate che poi sono state incendiate dai manifestanti, che hanno impedito ai camion di pompieri di avvicinarsi per spegnere le fiamme. Nelle strade vi sono stati diversi scooter dati alle fiamme.
La polizia ha lanciato lacrimogeni contro i dimostranti che tentavano di marciare verso Place de la Concorde e verso l'Eliseo, mentre il luogo autorizzato per la manifestazione era solo Campo di Marte. Per fermare i manifestanti gli agenti hanno fatto ricorso anche agli idranti. Sempre secondo 'Le Figaro', fra i dimostranti erano stati segnalati "gruppi a rischio". Le altre manifestazioni di gilet gialli in diverse città della Francia si sono svolte in maniera pacifica.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato di "vergogna" per le violenze che hanno segnato le manifestazioni, denunciando quanti hanno "aggredito" le forze dell'ordine e "usato violenza su altri cittadini". "Grazie alle nostre forze dell'ordine per il loro coraggio e la loro professionalità. Vergogna per quanti li hanno aggrediti. Vergogna per quanti hanno usato violenza su altri cittadini e giornalisti. Vergogna per quanti hanno cercato di intimidire dei rappresentanti eletti. Nessun posto per queste violenze nella Repubblica", ha twittato il capo dello Stato francese.