L'appello al presidente americano affinché ordini un'inchiesta dell'Fbi parallela a quella della polizia del North Carolina che ritiene che l'omicida, che su Facebook criticava ogni tipo di religione, abbia sparato durante una lite per un parcheggio. In migliaia ai funerali dei tre ragazzi, erano buoni cittadini americani musulmani
"Chiedo al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che faccia per favore intervenire l'Fbi ed aprire un'inchiesta, questo omicidio è motivato dall'odio religioso". E' questo l'appello rivolto ad Obama da Mohammad Abu Salha il padre delle due ragazze di 21 e 19 anni uccise due giorni fa in un campus della North Carolina, insieme al marito della maggiore di 23 anni, da un uomo che poi si è consegnato alla polizia che ritiene che all'origine della sparatoria vi sia stata la lite per un parcheggio e non la fede islamica delle tre vittime.
Ma la ricostruzione della polizia di Chapel Hill è fortemente contestata dalla comunità islamica locale e nazionale, ed ora stanno arrivando dure critiche anche da autorità religiose e politiche del mondo islamico, da al-Azhar, la massima istituzione del mondo sunnita con sede al Cairo, e dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha criticato il silenzio di Obama sulla morte dei tre giovani studenti islamici.
Ieri migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di Yusor e Razan Mohammed Abu-Salha e di Deah Barakat che si è svolta all'associazione islamica di Raleigh, mentre nel campo di calcio dell'università si svolgeva una veglia per i tre studenti uccisi. "E' molto triste vedere come una famiglia così bella sia stata distrutta, ci hanno mostrato come si possa essere un buono studente e cittadino ed allo stesso tempo un buon musulmano, un buon musulmano americano", ha detto Anza Abbas, una studentessa 20enne che ha partecipato alla cerimonia.
Intanto, l'Fbi ha diffuso una dichiarazione con cui ha annunciato di aver avviato un'inchiesta parallela a quella della polizia locale "per determinare se siano state violate delle leggi federali". E' infatti una legge federale quella che punisce i cosiddetti 'hate crimes', i crimini motivati da discriminazioni razziali, religiose o sessuali, con pene particolarmente severe.
A puntare in questa direzione vi sono le dichiarazioni fatte su Facebook da Craig Hicks, il 46enne autore degli omicidi, contro ogni tipo di religione e gruppi religiosi. Il padre delle ragazze uccise, che indossavano il velo islamico, ha detto come la figlia maggiore in passato gli avesse raccontato dei litigi con il vicino provocati apparentemente da una disputa su un parcheggio condominiale, ma la giovane era convinta che la sua animosità fosse in realtà motivata da odio religioso.
