Come era stato previsto nell'anno del #metoo e della resistenza alla nomina alla Corte Suprema del giudice Brett Kavanaugh, accusato di tentato stupro, le elezioni di midterm registrano un numero record di donne elette, in stragrande maggioranza nelle file dei democratici. Come Alexandria Ocasio-Cortez che ha vinto a New York diventando con i suoi 29 anni la deputata più giovane mai eletta al Congresso.
Candidata con un programma basato sulla promessa di assistenza sanitaria, riforme del lavoro e della legge sull'immigrazione, ispirato a quello del'ex candidato alla Casa Bianca Bernie Sanders, il senatore del Vermont che ieri ha vinto un nuovo mandato, la giovane di origine portoricana è diventata il volto simbolo dell'onda blu progressista che ha conquistato la Camera.
Nel numero record di donne elette questa notte in America, moltissime sono esponenti di minoranze, come le prime due deputate musulmane - Rashida Tlaib e Ilhan Omar in Michigan e Minnesota - la prime deputate native americane - Sharice Davids e Deb Haaland, elette in Kansas e New Mexico.
E ancora: la rifugiata afghana Safiya Wazir, 27 anni e madre di due figlie, è stata eletta con i democratici all'Assemblea legislativa dello Stato del New Hampshire. Fuggita dall'Afghanistan dei Talebani nel 1997 con la sua famiglia quando aveva sei anni, Safiya è la prima ex rifugiata a ottenere un seggio all'Assemblea legislativa del New Hampshire. Ha sconfitto il repubblicano Dennis Soucy con 907 voti contro 718, come riporta il Concord Monitor. Dopo aver lasciato l'Afghanistan nel 1997, Wazir ha trascorso 10 anni in Uzbekistan con la sua famiglia prima di trasferirsi a Concord negli Stati Uniti. Qui ha iniziato il liceo all'età di 16 anni, studiando di notte e lavorando a Walmart e Goodwill. E' diventata cittadina statunitense nel 2013 e si è laureata in Economia al college della Concord. Ha due figlie e un terzo in arrivo a gennaio.
ONDA ROSA DEMOCRATICA ANCHE NEI SEGGI - L'onda blu alla Camera dei rappresentanti è stata veramente una onda rosa, perché è stato il voto delle donne cruciale per la vittoria dei democratici. E' quanto emerge dagli exit poll del Washington Post secondo i quali le donne hanno votato democratico con un margine di vantaggio del 20%. Mentre i repubblicani hanno ancora vinto tra gli elettori maschi, ma con un margine di appena il 3%. Tutti i gruppi delle elettrici americane hanno votato più democratico che repubblicano, anche se il margine di restringe notevolmente, 50% per i democratici contro il 48% per i repubblicani, se si considerano le donne bianche, evidentemente sensibili alla retorica elettorale di Donald Trump, con la sua insistenza sulla paura dell'immigrazione. Una presa che però è annullata se si guarda alle donne bianche laureate, tra le quali il margine in favore dei democratici è più alto della media, 60% contro il 38%. Quello che infatti emerge dalle analisi più approfondite del voto di queste elezioni di midterm è che i repubblicani hanno perso sostegni tra l'elettorato, tradizionalmente a loro favorevoli, dei sobborghi ricchi delle città americane, dove Trump nel 2016 aveva vinto con il 49% contro il 45%.
Tra gli almeno 26 seggi che i democratici ieri hanno strappato ai repubblicani, molti sono di distretti di sobborghi urbani dove l'elettorato, soprattutto femminile, ha reagito alla retorica ed all'aggressività di Trump. Gli exit poll poi mostrano come la vicenda della nomina del controverso giudice Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, durante la quale Trump ed altri esponenti repubblicani hanno attaccato le donne che si erano fatte avanti per accusarlo di molestie e tentato stupro, sia stato un fattore. Il 53% delle donne intervistate infatti sono dichiarate contrarie alla sua nomina, contro il 37% che l'approvano.