Il sedicente Stato islamico (Is) avrebbe giustiziato un bambino di sette anni a Raqqa, la roccaforte del 'califfato' nel centro della Siria. E' quanto denunciano attivisti per i diritti umani e testimoni locali, come si legge sul sito di notizie siriano 'Aranews'. L'accusa rivolta al bambino è di aver insultato Dio. La polizia dell'Is ha arrestato il bambino "all'inizio della settimana dopo averlo sentito imprecare contro Dio mentre giocava per strada con i suoi amici", ha dichiarato ad 'Aranews' l'attivista S.Y., citando l'atto d'accusa pronunciato da un membro della corte islamica dell'Is.
"Questo gesto è stato considerato un insulto al califfato, a prescindere dall'età del bambino", ha aggiunto l'attivista, precisando che la vittima è stata giustiziata giovedì pomeriggio su una piazza di Raqqa di fronte a centinaia di persone, tra cui i genitori del bambino, che dopo l'esecuzione hanno avuto un collasso.
Negli ultimi due anni, i miliziani dell'Is hanno giustiziato centinaia di civili, attivisti e giornalisti con le accuse più disparate in tutte le aree sotto il loro controllo, tanto in Siria che in Iraq, ma questa sarebbe la prima volta che viene giustiziato un bambino, un gesto che viola anche la legge islamica, per cui un minore non può essere ritenuto responsabile dei suoi atti, come hanno sottolineato molti osservatori.