La promessa del leader nordcoreano per il 2023, mentre indica la Corea del Sud come "l'indubbio nemico" di Pyongyang
Un aumento "esponenziale" delle armi nucleari e lo sviluppo di più missili balistici. E' quello che il leader nordcoreano Kim Jong-un promette per il 2023, mentre indica la Corea del Sud come "l'indubbio nemico" di Pyongyang. "La situazione attuale richiede che il nostro Paese raddoppi gli sforzi per rinforzare il nostro potere militare in modo massiccio per salvaguardare la nostra sovranità, la sicurezza e l'interesse nazionale per far fronte alle pericolose mosse militari degli Stati Uniti e di altre forze ostili che ci prendono di mira", ha detto Kim, parlando al termine della riunione plenaria del Partito dei lavoratori, che si è chiusa ieri.
Giorno in cui la Corea del Nord ha lanciato altri tre missili balistici, concludendo un anno in cui ha alzato il tiro delle provocazioni contro Seul, Tokyo e Washington, 'distratta' dalla guerra in Ucraina. Kim ha accusato in particolare Corea del Sud e Stati Uniti di aver messo in atto un "complotto per isolare e soffocare" Pyongyang, un piano "senza precedenti nella storia umana". E Seul è diventata "il nostro indubbio nemico", ha accusato il leader nordcoreano, descrivendola come "votata a un imprudente e pericoloso accumulo di armi".
Pyongyang ha testato oltre 70 missili balistici nel 2022 e a novembre ha ripreso a testare i missili intercontinentali per la prima volta dal 2017, lanciando con successo un Hwasong-17, potenzialmente in grado di colpire qualsiasi punto degli Stati Uniti.