La crisi in Catalogna, con il duro braccio di ferro tra Madrid e Barcellona, ha riacceso i riflettori sui movimenti separatisti in Europa occidentale. Rimanendo nella penisola iberica, l'altra grande sfida che le autorità centrali spagnole si trovano ad affrontare è quella dei PAESI BASCHI. La regione, pur essendo l'unica che mantiene per sé gran parte dei proventi fiscali, inviandone solo una piccola percentuale a Madrid, è assai meno ricca della Catalogna. La spinta separatista ha per 50 anni alimentato il terrorismo dell'ETA, che ha causato oltre 800 morti. Nel 2011 l'organizzazione ha annunciato la fine delle violenze. Madrid continua a respingere le richieste di indipendenza che continuano a giungere dal movimento separatista.
Altra regione 'calda' è la SCOZIA. Dopo la sconfitta subita nel referendum sull'indipendenza del 2014, lo Scottish National Party, alla guida il governo semi autonomo di Edimburgo, aveva messo da parte l'ipotesi di ulteriori consultazioni. Il referendum sulla Brexit dello scorso anno, nel quale la maggioranza degli scozzesi ha votato a favore della permanenza nella Ue, ha riaperto questa prospettiva.
La leader scozzese Nicola Sturgeon accarezza ora l'idea di un nuovo voto sull'indipendenza da tenersi nel 2018 o nel 2019, quando saranno più chiari i termini della Brexit. Tuttavia, i sondaggi indicano che momento che l'esito sarebbe simile a quello di tre anni fa.
Nel cuore dell'Europa, in Belgio, non si sono mai spente le istanze separatiste delle FIANDRE. Bart De Wever, il leader della Nuova Alleanza Fiamminga, il partito separatista della regione, è attualmente il presidente della Camera dei Rappresentanti belga. De Wever rimane convinto che un giorno l'indipendenza delle Fiandre sarà una realtà, con la separazione dall'altra regione del Paese, la Vallonia francofona. Tuttavia, al momento si tratta di un'ipotesi lontana.
La Francia ha per decenni combattuto le spinte separatiste della CORSICA. Il fallimento del referendum del 2003 per una maggiore autonomia ha di fatto messo a tacere il Fronte di Liberazione Nazionale Corso, il gruppo militante attivo negli anni precedenti. Anche la Danimarca si trova alle prese con il separatismo delle ISOLE FAR OER. Sebbene le isole godano di un ampio autogoverno, le spinte separatiste rimangono popolari tra gli abitanti dell'arcipelago .
Sui media internazionali, in questi giorni vengono citati anche i i referendum che si terranno in VENETO e LOMBARDIA il prossimo 22 ottobre. Le due consultazioni sul 'regionalismo differenziato' non sono però paragonabili a quella della Catalogna. In Veneto e in Lombardia dove i referendum hanno ottenuto il via libera del governo e della Corte costituzionale, non verrà messa in discussione l'unità nazionale, ma si punta piuttosto al modello delle regioni a Statuto speciale, nel pieno rispetto della legalità e della Costituzione.