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A Gerusalemme i funerali delle vittime del minimarket, Netanyahu: "Israele è la patria storica degli ebrei"

Le quattro vittime sepolte nel cimitero Givat Shaul. "Sono stati assassinati solamente per il fatto di essere ebrei", ha detto il primo ministro israeliano. Omaggio al commesso musulmano che ha salvato le vite di diversi ostaggi

 Benyamin Netanyahu - (INFOPHOTO)
Benyamin Netanyahu - (INFOPHOTO)
13 gennaio 2015 | 09.33
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"Credo che nel profondo dei loro cuori gli ebrei sappiano che Israele è la loro patria storica che li accoglierà a braccia aperte". Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel corso dei funerali a Gerusalemme delle quattro vittime del supermercato kosher di Parigi, ha ribadito quanto già detto nei giorni scorsi, ricordando il legame tra gli ebrei di tutto il mondo e Israele.

Le vittime, ha detto il premier secondo quanto riportano i media israeliani, "sono state assassinate solamente per il fatto di essere ebrei", in "un attacco di odio compiuto da un disprezzabile assassino".

Netanyahu ha anche ribadito l'appello ai leader mondiali affinché vengano assunte misure più energiche contro l'islamismo radicale. "Questi non sono solamente nemici degli ebrei, ma di tutta l'umanità". Per il premier israeliano "è arrivato il momento che tutto il mondo civile si unisca per sradicare questi nemici dal nostro interno". Il terrorismo islamista, ha sottolineato, "è un pericolo chiaro e attuale del mondo nel quale viviamo".

Le salme di Yohan Cohen, 22 anni, dipendente del minimarket, Philippe Barnham, 45 anni, executive di una compagnia informatica, padre di quattro figli, Francois-Michel Saada, pensionato, padre di due figli, e Yoav Hattab, 21 anni, figlio del rabbino capo di Tunisi, erano arrivate in Israele alle prime ore del mattino. Il loro funerale è stato celebrato al cimitero di Givat Shaul, alla presenza del presidente israeliano Reuven Rivlin. La scelta della sepoltura a Gerusalemme avviene mentre nella comunità ebraica francese cresce il numero di chi non si sente più sicuro in Francia e vorrebbe emigrare in Israele.

A rappresentare la Francia, Segolene Royal, ministro dell'Ambiente ed ex compagna del presidente francese Francois Hollande. L'antisemitismo non avrà "spazio in Francia", ha affermato il ministro francese ribadendo la "determinazione totale" del governo francese a contrastare ogni atto contro la comunità ebraica. E ha evocato "la relazione indistruttibile" creata dalla storia tra gli ebrei di Francia e la Repubblica. "La Francia senza gli ebrei di Francia non è la Francia", ha concluso citando le parole del premier Manuel Valls.

A Gerusalemme è stato reso omaggio anche al giovane commesso musulmano che con il suo coraggio ha contribuito a salvare le vite di numerosi ostaggi. Lassana Bathily è "un giusto tra le nazioni e i giusti tra le nazioni hanno un posto nel mondo che verrà", ha detto il rabbino Meir Mazuz , leader spirituale della comunità tunisina di Israele. La sua presenza ai funerali delle quattro vittime ebree a Gerusalemme è stata espressamente richiesta dalla famiglia di Hattab. Nell'elegia pronunciata stamattina prima dell'inizio della cerimonia funebre, il rabbino Mazuz ha affermato: "Non c'è nessun luogo di rifugio nel mondo per gli ebrei a parte la Terra di Israele".

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