L'Iran "ha rilasciato" i dieci militari americani, nove uomini e una donna, che erano a bordo delle due piccole imbarcazioni degli Stati Uniti bloccate ieri. Lo scrive l'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, che cita un comunicato dei Guardiani della Rivoluzione secondo cui "i dieci sono stati portati in acque internazionali e sono stati rilasciati".
Le due piccole navi degli Stati Uniti sono state sequestrate dall'Iran per aver sconfinato in acque territoriali nel Golfo Perisco. "E' emerso che l'ingresso nelle acque territoriali del Paese non è stato intenzionale - è scritto nel comunicato dei Guardiani della Rivoluzione - Dopo aver presentato le scuse, sono stati liberati". Secondo quanto si legge, gli "Stati Uniti si sono impegnati a non ripetere più simili errori".
Il segretario di Stato John Kerry aveva contattato il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif "per chiedere la liberazione" dei militari, aveva riferito il comandante delle forze navali dei Guardiani della Rivoluzione, ammiraglio Ali Fadavi. L'incidente è avvenuto mentre le due navi erano in rotta dal Kuwait in Bahrain e non sono stati lanciati segnali di Sos.
Barack Obama nel suo discorso sullo stato dell'Unione non ha fatto alcun accenno all'incidente nonostante fossero arrivate diverse richieste in questo senso arrivate dai repubblicani. Invece il presidente ha ricordato l'accordo nucleare raggiunto con Teheran da Stati Uniti ed altri paesi occidentali che in questo modo "hanno evitato un'altra guerra". L'accordo con l'Iran è stato citato come un esempio di "una strategia paziente e disciplinata che usa ogni elemento del nostro potere nazionale" con il ricorso soprattutto ad una "diplomazia incentrata su principi" per evitare la prospettiva di un Iran con l'arma atomica.