Nel 1° trimestre 2022 sono 57% in più rispetto all'anno scorso. Gli arrivi dei rifugiati dall’Ucraina sono esclusi dal computo
Nel primo trimestre del 2022 gli attraversamenti illegali delle frontiere esterne dell’Ue sono saliti ai massimi dalla crisi migratoria del 2016, a 40.300 circa, il 57% in più rispetto al primo trimestre 2021. Lo comunica Frontex, specificando che gli arrivi dei rifugiati dall’Ucraina sono esclusi dal computo. In marzo sono stati registrati 11.700 attraversamenti illegali delle frontiere Ue, il 29% in più rispetto al 2021.
Circa la metà degli arrivi totali è passata dalla rotta dei Balcani Occidentali, dove se ne sono registrate 18.300 circa, più del doppio del primo trimestre 2021 (+115%); in marzo sono stati 6.650 circa, quasi triplicati da marzo 2021. Da questa rotta sono passati principalmente siriani e afghani. Dal Mediterraneo Orientale sono arrivati circa 7mila migranti irregolari nel trimestre (+132%); in marzo sono stati 3.250, raddoppiati. Le principali nazionalità su questa rotta sono ora nigeriani e congolesi.
Salgono del 70% anche gli arrivi lungo la rotta dell’Africa Occidentale, a 5.850, principalmente marocchini e guineani. Il confine terrestre orientale ha visto un aumento del 714%, a 950, dovuto a tentativi illegali di attraversare la frontiera da parte di ucraini in fuga dalla guerra, anche se gran parte degli ucraini arrivati in Ue sono passati dai valichi legalmente. Quasi raddoppiati nel trimestre gli attraversamenti illegali (+190%) del confine della Manica in direzione del Regno Unito, a 8.900, più o meno triplicati. Il dato è conteggiato perché Frontex considera gli attraversamenti illegali della frontiera, non solo gli arrivi nell’Ue. Frontex non comunica dati sulla rotta del Mediterraneo Centrale, che è caratterizzata da un andamento stagionale vista la lunghezza dell’attraversamento via mare.