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Gaza, Israele prende controllo zona portuale. Raid distrugge casa leader di Hamas

Attacco a Gerusalemme, 8 feriti tra cui uno grave: uccisi i 3 aggressori. Ok Consiglio sicurezza Onu a risoluzione su pause umanitarie

Carro armato israeliano - (Afp)
Carro armato israeliano - (Afp)
16 novembre 2023 | 08.41
LETTURA: 8 minuti

Le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno preso il controllo dell'area portuale di Gaza che era controllata da Hamas. L'operazione, secondo le ultime news sulla guerra di oggi 16 novembre, è stata condotta dalle forze dei commando navali Shayetet 13, spiega l'Idf. "Le forze hanno eliminato dieci terroristi e hanno sgomberato tutti gli edifici nell'area del porto", si legge in una nota. Nell'operazione sono anche stati scoperti circa 10 ingressi di tunnel, che sono stati distrutti, ed è stato preso il controllo di quattro edifici utilizzati da Hamas.

Raid distrugge casa leader di Hamas

Intanto un aereo israeliano ha colpito la casa del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, nella Striscia di Gaza. Il Times of Israel ricorda che Haniyeh vive in esilio in Qatar. La casa, secondo le Idf che condiviso un video del raid, era ''utilizzata come infrastruttura terroristica e, tra le altre cose, come luogo di incontro per gli alti funzionari dell'organizzazione'' di Hamas.

Distrutti inoltre armi ed equipaggiamenti delle forze navali di Hamas trovate nel campo al-Shati di Gaza City. L'operazione è stata condotta con successo dalle truppe dell'unità di ricognizione della Brigata Nahal. Nel deposito di armi vi era attrezzatura subacquea, armi da fuoco e ordigni esplosivi. L'Idf aggiunge inoltre che i paracadutisti israeliani hanno anche individuato depositi di armi ed esplosivi nel nord della Striscia di Gaza durante la notte a seguito di uno scontro a fuoco con i miliziani di Hamas. I militari israeliani hanno trovato giubbotti suicidi, altri ordigni esplosivi, giochi di ruolo, missili anticarro e documenti di intelligence.

Blackout totale a Gaza

Tutti i servizi di telecomunicazione nella Striscia di Gaza, dai cellulari a internet, sono interrotti a causa della mancanza di energia. Lo hanno annunciato le due principali società di telecomunicazioni dell'enclave palestinese, Paltel e Jawwal, in una nota congiunta.

"I principali data center e switch nella Striscia di Gaza stanno gradualmente chiudendo a causa dell'esaurimento del combustibile" necessario per alimentare la rete, hanno riferito le due società, sottolineando che "tutti i generatori" che alimentano la rete a Gaza si sono fermati e che ora si può fare affidamento solo sulle batterie.

Foto ostaggi in computer trovati ad al Shifa

All'interno dell'ospedale Al Shifa, l'esercito israeliano ha trovato computer portatili con foto e video degli ostaggi fatti dopo il loro rapimento in Israele. Lo ha detto un portavoce dell'esercito israeliano, il tenente colonnello Jonathan Conricus, ai giornalisti della Bbc che sono stati portati dai militari israeliani all'interno dell'ospedale al Shifa.

L'emittente britannica e un altra testata televisiva sono stati i primi giornalisti ad entrare nell'ospedale con i soldati israeliani. Nei corridoi dell'unità per le risonanze magnetiche, Conricus ha mostrato ai giornalisti kalashnikov, munizioni e giubbotti anti proiettile trovati nell'ospedale. I kalashnikov trovati sono una quindicina a cui si aggiungono granate. Sono stati esibiti anche pamphlet e altre pubblicazioni militari di Hamas. "Abbiamo trovato molti computer e materiale che potrebbe gettare luce sulla situazione attuale, compresa quella, speriamo, degli ostaggi", ha detto Conricus, riferendo delle foto e i video dei rapiti dopo il sequestro, che però la Bbc non ha potuto vedere. Nei laptop, ha aggiunto il portavoce, erano conservati anche i filmati degli interrogatori dei combattenti di Hamas arrestati dopo l'attacco del 7 ottobre, che sono stati diffusi dall'esercito israeliano.

"Questo è solo la punta dell'iceberg. Gli uomini di Hamas non sono qui perché sapevano che stavamo arrivando. Questo è probabilmente quello che sono stati costretti a lasciare, noi riteniamo che ci fosse molto di più", ha affermato Conricus, sottolineando che Hamas usava l'ospedale a scopi militari. Arrivati col buio, i giornalisti della Bbc hanno attraversato uno scenario di rovina "come un terremoto" per le strade di Gaza. La visita nell'ospedale è stata breve e i giornalisti non hanno potuto parlare con il personale di al Shifa, né con i pazienti.

Onu: "Nessuna zona sicura a Gaza"

“Siamo stati assolutamente chiari sul fatto che al momento non consideriamo alcuna parte di Gaza sicura". Lo ha detto l'Alto commissario commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk, commentando il lancio di volantini dell'esercito israeliano Khan Younis con il quale l'Idf ha ordinato ai palestinesi di spostarsi nella parte occidentale della città per la loro sicurezza. Turk ha aggiunto che l'esercito israeliano è obbligato a garantire che coloro che sono stati evacuati ricevano un avvertimento efficace e possano trovare sicurezza, riparo e cibo.

Onu: "Segnali crescenti di genocidio contro i palestinesi"

Un gruppo di esperti delle Nazioni Unite afferma che ci sono “prove di un crescente incitamento al genocidio” contro il popolo palestinese, in quelle che aggiunge sono “gravi violazioni” commesse da Israele. "Siamo profondamente turbati dal fallimento dei governi nel dare ascolto alla nostra richiesta e nel raggiungere un cessate il fuoco immediato", ha affermato in una nota il gruppo di esperti, che comprende diversi relatori speciali delle Nazioni Unite. “Siamo anche profondamente preoccupati - conclude la nota - per il sostegno di alcuni governi alla strategia di guerra di Israele contro la popolazione assediata di Gaza e per l’incapacità del sistema internazionale di mobilitarsi per prevenire il genocidio”.

Attacco a Gerusalemme, 8 feriti tra cui uno grave: uccisi i 3 aggressori

Otto persone sono rimaste ferite, di cui un ventenne ''in modo molto grave'', dopo che tre uomini armati hanno sparato da un'auto all'ingresso meridionale di Gerusalemme, contro un checkpoint della "strada del tunnel". Lo riferiscono fonti mediche e della polizia citate dal quotidiano Haaretz. Lo Shaare Zedek Hospital ha riferito che tre persone ferite sono state trasferite nel centro medico, confermando che le condizioni di uno dei feriti sono considerate critiche. All'Hadassah Hospital sono invece stati portati altri tre feriti.

L'emittente N12 cita la polizia secondo la quale gli aggressori sono stati uccisi. Gli agenti hanno invito rinforzi sul luogo dell'attacco. Un gran numero di ''asce e munizioni'' sono state trovate all'interno dell'auto sulla quale viaggiavano i tre uomini armati che sono stati fermati a un checkpoint all'ingresso meridionale di Gerusalemme e che poi hanno sparato ferendo otto persone. Lo rende noto una fonte della polizia israeliana citata dal sito di Ynet, affermando che i tre aggressori, originari di Hebron in Cisgiordania, sarebbero arrivati a Gerusalemme se non fossero stati fermati dagli agenti.

Hamas: "Infondata ricostruzione incontro Haniyeh-Khamenei"

Hamas ha definito "infondata" la ricostruzione da parte di un agenzia di stampa internazionale dell'incontro avvenuto ai primi di novembre a Teheran tra il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. In una nota, riportata dall'agenzia Mehr, Hamas ha espresso rammarico per la "pubblicazione di notizie infondate" ed esortato i media ad usare maggiore accuratezza soprattutto nel caso di notizie sensibili da punto di vista geopolitico.

Secondo l'agenzia di stampa internazionale, Khamenei avrebbe evidenziato come l'Iran non fosse stato informato dell'attacco del 7 ottobre, informando Haniyeh che la Repubblica islamica non sarebbe entrata in guerra per conto di Hamas.

Arrestate in Cisgiordania 33 persone, 20 sono membri di Hamas

L'Idf ha reso noto che le forze di sicurezza hanno arrestato 33 persone ricercate, 20 delle quali membri di Hamas, in un'operazione avvenuta nella notte in Cisgiordania.

Betlemme cancella il Natale

Sempre in Cisgiordania, quest'anno non ci saranno i consueti addobbi che durante il periodo di Natale adornano Betlemme. La decisione è stata presa dal Comune della città palestinese "in onore dei martiri" di Hamas, mentre la guerra a Gaza non si placa e ha fatto già 11mila morti. Le autorità della città che ospita la Basilica della Natività hanno annunciato che per la prima volta l'antistante Piazza della Mangiatoia non sarà allestita con il tradizionale albero di Natale e le decorazioni festive. Stop anche alle luci posizionate in ogni angolo di Betlemme, che dista pochi chilometri da Gerusalemme.

Biden: "Guerra finirà quando Hamas non potrà più fare cose orribili a Israele"

"Non so quanto durerà la guerra a Gaza. L'operazione israeliana finirà quando Hamas non avrà più la capacità di uccidere, abusare e fare cose orribili agli israeliani''. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden nel corso di una conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente cinese Xi Jinping. Allo stesso tempo, Biden ha ricordato che "le persone vengono uccise a Gaza" e ha chiarito che "Israele ha l'obbligo di usare la massima cautela possibile nel perseguire i propri obiettivi. Hamas ha detto che intende attaccare nuovamente gli israeliani e questo è un dilemma terribile''. Biden ha anche affermato di aver chiarito "agli israeliani che sarebbe un errore rioccupare la Striscia di Gaza" e di aver detto a Benjamin Netanyahu "che quella dei due Stati è l'unica soluzione".

Biden si è inoltre detto ''leggermente fiducioso'' sulla possibilità di raggiungere un accordo per la liberazione dei circa 240 ostaggi portati da Israele nella Striscia di Gaza, sottolineando che ''abbiamo ottenuto una grande collaborazione da parte del Qatar'', importante mediatore nella regione del Medioriente. ''Non voglio correre troppo perché non so cosa sia successo nelle ultime quattro ore'', ha detto Biden facendo riferimento alla durata del suo colloquio con il presidente cinese Xi Jinping.

Ok Consiglio sicurezza Onu a risoluzione su pause umanitarie. Israele: "Nessuno stop fino a rilascio ostaggi"

Ieri il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato con 12 voti a favore e tre astensioni (Regno Unito, Stati Uniti e Russia) una bozza di risoluzione presentata da Malta che chiede "pause e corridoi umanitari urgenti e prolungate in tutta la Striscia di Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso di aiuti". La risoluzione approvata è la prima dagli attacchi del 7 ottobre scorso e dall'inizio della guerra di Israele contro Hamas. Tutti i precedenti tentativi erano stati bloccati dai veti incrociati.

Ma Israele contesta la risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede "pause umanitarie estese" nella Striscia di Gaza. In una nota, il ministero degli Esteri ha affermato che “non c’è spazio per pause umanitarie fino a quando 239 ostaggi sono ancora nelle mani dei terroristi di Hamas".

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