Seduta di emergenza per discutere l'escalation di violenza in Medio Oriente
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce oggi in una seduta di emergenza per discutere l'escalation di violenza tra Israele e Gaza. Secondo fonti diplomatiche, la riunione è stata chiesta da diversi Paesi, tra i quali Cina, Tunisia, Norvegia, Francia, Estonia, Irlanda. Durante la riunione l'inviato speciale Onu per il Medio Oriente, Tor Wennesland, farà un rapporto a porte chiuse sulla situazione.
La riunione arriva dopo che in un precedente incontro lunedì il Consiglio di Sicurezza non era riuscito a raggiungere l'accordo per una dichiarazione congiunta. Ieri la Casa Bianca ha condannato gli attacchi di Hamas contro Israele e sottolineato che Joe Biden ha chiesto ai suoi funzionari di inviare sia da israeliani che a palestinesi "un chiaro messaggio teso a far rientrare l'escalation".
"Il sostegno del presidente alla sicurezza di Israele e il suo legittimo diritto a difendersi e difendere il proprio popolo è fondamentale e non verrà mai meno", ha detto ancora la portavoce di Joe Biden, Jen Psaki. Un messaggio che è stato ribadito nella telefonata avvenuta nella notta tra il consigliere per la Sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan, e il consigliere israeliano, Meir Ben Shabbat.
Nel corso del colloquio, rende noto la Casa Bianca, Sullivan dopo avere ricordato "l'inamovibile sostegno del presidente alla sicurezza di Israele e al suo diritto all'autodifesa e a proteggere i civili", ha comunicato "l'esortazione degli Stati Uniti ad intraprendere passi verso la restaurazione di una calma sostenibile". Sullivan, prosegue la nota, ha parlato anche con esponenti del governo egiziano.