Dalle forze di difesa israeliane (Idf) serie di attacchi contro la rete di tunnel di Hamas. Ministero Salute Gaza: 230 morti in raid aerei Israele, tra cui 65 minori
Ancora una notte di razzi e raid in Medio Oriente. Dalla Striscia di Gaza circa 80 razzi e colpi di mortaio sono stati lanciati verso Israele tra le 19 di mercoledì sera e le 7 di mattina. Lo sostengono le forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che dieci razzi sono caduti all'interno dell'enclave palestinese. L'Idf riferisce che circa il 90% dei razzi diretti verso aree popolate sono stati intercettati dal sistema di difesa missilistica Iron Dome.
Sempre nella notte, riferiscono i militari citati dal 'Times of Israel', anche l'Idf ha condotto una serie di attacchi nella Striscia, continuando la sua campagna contro la rete di tunnel di Hamas. L'ultimo razzo da Gaza è stato lanciato poco dopo l'una di notte contro la città di Kiryat Malachi e l'area circostante senza riportare feriti.
''Negli ultimi 11 giorni Hamas ha lanciato centinaia di razzi da Gaza contro la più grande area metropolitana di Israele, Tel Aviv'', hanno scritto le forze della difesa di Israele su Twitter, spiegando di avere ''colpito due lanciarazzi sotterranei usati per sparare quei razzi''. L'Idf afferma inoltre di ritenere ''Hamas responsabile degli atti di terrorismo contro i civili israeliani''.
Ministero Salute Gaza: 230 morti in raid aerei Israele tra cui 65 minori
E' salito a 230, secondo il ministero della salute di Hamas, il bilancio delle vittime dei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Tra loro, riferisce l'autorità di Hamas, si contano 65 minori, 39 donne e 17 anziani. Sono invece 1.710 le persone rimaste ferite nell'enclave palestinese.
13 le vittime israeliane
Sale intanto a 13 morti il bilancio delle vittime israeliane del conflitto a Gaza. Lo riferiscono i servizi medici di emergenza israeliani. Dieci delle vittime sono state uccise a seguito di "colpi diretti, esplosioni e schegge" dovuti ai razzi lanciati dalla Striscia, mentre altri tre israeliani sono morti a seguito delle ferite riportate mentre si recavano nei rifugi.
Blinken sente Ashkenazi: impegno Usa con Israele e Anp per fine violenze
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri israeliano Gabi Ashkenazi hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno "discusso gli sforzi per porre fine alla violenza che ha causato la morte di civili israeliani e palestinesi, compresi i bambini", riferisce il Dipartimento di Stato Usa in una nota.
"Il Segretario ha notato che gli Stati Uniti rimarranno impegnati con Israele, l'Autorità Palestinese e le parti interessate regionali nei giorni a venire e ha rafforzato il messaggio che gli Stati Uniti si aspettano di vedere la riduzione dell'escalation sulla via del cessate il fuoco".
Rene di ebreo linciato a Lod trapiantato in donna araba
Una donna araba cristiana ha ricevuto una nuova speranza di vita, dopo che le è stato trapiantato un rene donato da un cittadino ebreo linciato da una folla di arabi la scorsa settimana. Yigal Yehoshua, 56 anni, è morto dopo essere stato colpito alla testa con un mattone a Lod, nei pressi di Tel Aviv, nei disordini dei giorni scorsi. Dopo che la sua famiglia ha deciso di donare i suoi organi, per il trapianto del rene è stata scelta la 58enne Randa Awis, residente a Gerusalemme est.
"Ringrazio la famiglia di Yigal, riceveranno conforto dal Paradiso, Yigal è in un posto migliore", ha commentato la Awis, dopo 9 anni di attesa per un nuovo rene. "Questo rene ebreo è ora parte di me", ha detto la donna intervistata da N12. "Spero nella pace tra arabi ed ebrei. Siamo tutti esseri umani", ha aggiunto la donna.