Per il ministro Tajani, la coppia è stata "probabilmente presa in ostaggio". Nel kibbutz dove vivevano ritrovati 100 corpi
Hanno nomi ebraici i due italiani con passaporto israeliano dispersi da 48 ore e probabilmente presi in ostaggio da Hamas dopo l'attacco di sabato 7 ottobre. Si tratta di marito e moglie, Eviatar Mosche Kipnis e Lilach Lea Havron. La coppia con doppio passaporto, ha spiegato al Tg2 il ministro degli Esteri Antonio Tajani, viveva nel kibbutz di Be'eri e non risponde alle chiamate della famiglia. "Probabilmente - ha detto ancora - sono stati presi in ostaggio o smarriti".
"Nelle liste di 200 e passa persone disperse c'erano cittadini di tanti Paesi e si è poi capito che c'erano questi italiani. Purtroppo, nel dolore, non sorprende. C'è anche chi si è salvato. I due, marito e moglie, vivevano in Israele da tanto tempo", dice all'Adnkronos Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Nello stesso kibbutz del sud del Paese dove vivevano i due cittadini italo-israeliani, attaccato sabato scorso da Hamas, il servizio di soccorso israeliano Zaka ha trovato più di 100 corpi. La notizia arriva dopo che unità dell'esercito israeliano hanno ripulito l'area mentre erano di pattuglia.