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ORE 17.35 - "Noi ucraini abbiamo distrutto il mito dell'invincibile esercito russo. Stiamo resistendo alla pressione di uno degli eserciti più forti al mondo e siamo riusciti a cambiare i loro obiettivi". Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in video collegamento con il Consiglio Comunale di Firenze. "Ognuno dei militari russi che fanno parte dell'esercito sono dei mercenari, combattono per soldi - ha aggiunto - Noi invece stiamo lottando per difendere le nostre famiglie, i nostri amici, i figli e le abitazioni. Lo spirito, la forza con cui combattiamo, è molto più forte rispetto ai mercenari. Spero che ognuno di voi capisca quello che intendo dire".
ORE 17.27 - Il capo dipartimento dell'Istruzione, Iryna Scerbak, è stata arrestata a Melitopol. Secondo i media locali che riportano la notizia, la donna avrebbe rifiutato di collaborare e di iniziare la didattica in lingua russa, seguendo un programma 'poco chiaro'.
ORE 17.15 - L'oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno ''manifestato sintomi di sospetto avvelenamento'' dopo un incontro a Kiev nelle settimane scorse. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ben informate, secondo le quali Abramovich avrebbe manifestato sintomi quali occhi rossi, lacrimazione dolorosa e desquamazione della pelle delle mani e del volto dopo l'incontro a Kiev.
ore 17.11 - Di nuovo sotto attacco l'impianto nucleare "Neutron Source". Secondo quanto riferisce l'organizzazione operativa, intorno alle 14 "un altro atto di terrorismo nucleare da parte della Federazione Russa ha gravemente danneggiato edifici e infrastrutture". "Al momento è impossibile valutare nel dettaglio l'entità del danno e il suo impatto sulla sicurezza nucleare, così come di eventuali radiazioni a causa degli intensi combattimenti che continuano nell'area dell'impianto nucleare", si riferisce.
ore 17.01 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con il quale ha discusso del processo negoziale in corso con la Russia. Come spiega lo stesso Zelensky su Twitter, durante il colloquio il presidente ucraino ha aggiornato Scholz sui ''progressi nella lotta all'aggressione e ai crimini della Federazione Russa''.
ORE 16.49 - Sono 5mila le persone che sono state uccise a Mariupol dai bombardamenti russi. Fra loro vi sono 210 bambini. E' quanto stimano le autorità della città ucraina sotto assedio russo dal primo marzo. Lo riferisce il Kyiv Independent.
ORE 16.46 - Anche i volontari sono finiti oggi sotto ai colpi d'artiglieria. E' successo a Chernihiv, "dove - come racconta ai media locali Oksana Tunik Frys, capo dell'organizzazione - stavamo portando medicine e cibo ai civili e ai nostri soldati. Il carico e le auto sono stati distrutti e alcuni volontari sono rimasti feriti, alcuni in maniera grave, dalle schegge".
ORE 16.44 - "Abbiamo preso la decisione difficile e immediata di cercare una completa dismissione della nostra attività in Russia". Lo annuncia in una nota il gruppo Carlsberg.
ORE 16.43 - Migliaia di persone sono state 'sequestrate' a Mariupol e trasferite a forza in Russia. La denuncia arriva dalla parlamentare ucraina Inna Sovsun, citata dalla Bbc. Molti sono riusciti a scappare dalla città sotto assedio, altri - circa 160mila - sono tuttora intrappolati nel centro abitato, e 20mila sarebbero stati portati in Russia contro la loro volontà, ha denunciato. "Sostanzialmente sono stati rapiti dallo stato russo".
ORE 16.40 - L'Ucraina non è disposta a rinunciare alla propria integrità territoriale. Lo ha detto alla Bbc il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Alexander Rodnyansky, che alla vigilia di un nuovo round di colloqui con la Russia ha detto che Kiev ''non è disposta a rinunciare ad alcun territorio''.
ORE 16.38 - Dal 26 marzo, le ferrovie russe hanno smesso di inviare merci in direzione della Finlandia. Lo ha annunciato oggi la società secondo quanto riferisce l'agenzia russa 'Tass'.
ORE 16.37 - "Ho proseguito il dialogo con il primo ministro italiano Mario Draghi. Ho discusso il contrasto all'aggressione russa e l'ho ringraziato per l'importante sostegno umanitario e di difesa. Il popolo ucraino lo ricorderà. Apprezziamo la disponibilità italiana ad unirsi alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza per l'Ucraina". Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelenesky.
ORE 16.36 - "In seguito al bombardamento di Severodonetsk, nella regione di Luhansk, le truppe russe hanno distrutto cinque case. Sette le vittime, mentre i detriti continuano a essere smantellati". Lo rende noto il capo dell'amministrazione statale regionale di Luhansk, Serhiy Haidai.
ORE 16.35 - "Avvieremo una piattaforma europea per la registrazione" dei rifugiati provenienti dall'Ucraina in guerra, che consenta di collegare i dati registrati dai singoli Stati membri dell'Ue, spesso in database che non sono interoperabili con gli altri. "Lavoriamo insieme al governo ucraino, che registra i minori non accompagnati". Lo spiega la commissaria europea per gli Affari Interni Ylva Johansson, a margine del Consiglio Affari Interni a Bruxelles.
ORE 16.24 - "Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina due giornalisti ucraini e tre giornalisti stranieri sono stati uccisi mentre esercitavano la loro professione". Nove sono stati feriti. Reporters sans frontières (Rsf) chiede pertanto alle autorità russe e ucraine "di garantire la sicurezza dei giornalisti in Ucraina. Colpire i giornalisti è un crimine di guerra".
ORE 16.20 - La Russia non intende accettare alcuna ''diplomazia della navetta'' dell'Occidente nei colloqui con l'Ucraina, ovvero non vuole che l'Occidente svolga da intermediario con Kiev. Lo ha chiarito il ministro degli Esteri Sergey Lavrov in un'intervista ai media serbi, dicendo che ''non vorrei vedere alcuna diplomazia della navetta da parte dei nostri colleghi occidentali, dal momento che hanno già svolto il loro lavoro in tal senso nel febbraio del 2014 in Ucraina e nel febbraio del 2015 a Minsk". Lavrov ha proseguito affermando che "ora ci stanno dicendo: 'date una possibilità alla diplomazia'. Certo, vogliamo dare una possibilità alla diplomazia, ecco perché abbiamo deciso di proseguire i colloqui a Istanbul. Tuttavia, ci sono una serie di esempi di come i risultati ottenuti dalla diplomazia siano stati rovinati dai nostri colleghi occidentali. Non possiamo più fidarci di loro".
ORE 16.15 - La città "è in mano agli occupanti", "serve la completa evacuazione di Mariupol". Lo ha detto il sindaco della città ucraina assediata, Vadym Boichenko, in una intervista televisiva in diretta, citata dalla Cnn. "Non tutto è in nostro potere, sfortunatamente oggi siamo nelle mani degli occupanti", ha detto il sindaco. "Secondo le nostre stime, al momento ci sono 160mila persone in questa città, dove è impossibile vivere perché non c'è acqua, elettricità, riscaldamento". "Serve - ha detto Boichenko - la completa evacuazione di Mariupol. Oggi la nostra missione più importante è salvare ogni vita. E vi sono speranze che ce la faremo". Sindaco di una città che contava 400mila abitanti prima dell'assedio, Boichenko ha detto che vi sono 26 autobus pronti per evacuare civili, ma che ancora non hanno il permesso di muoversi. E' un "gioco cinico" che la Russia ha cominciato a fare fin dal primo giorno, ha denunciato.