"Non ci sono ostacoli all'esportazione di grano dai porti dell'Ucraina"
"Non ci sono ostacoli all'esportazione di grano dai porti dell'Ucraina". Lo ha assicurato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in visita nella Repubblica del Congo, affermando poi che l'accordo sul grano firmato venerdì scorso a Odessa "non ci impedisce di continuare la nostra operazione militare speciale, distruggendo infrastrutture militari e altri obiettivi militari" in Ucraina.
"I nostri colleghi occidentali hanno sviluppato l'abilità di presentare qualsiasi notizia in modo distorto, in modo da facilitarne l'uso contro la Russia. Per me non è una sorpresa - ha accusato il capo della diplomazia di Mosca - Per quanto riguarda l'episodio di Odessa, non c'è nulla negli impegni che la Russia ha assunto, anche in base agli accordi firmati il 22 luglio a Istanbul, che possa impedirci di continuare l'operazione militare speciale e di colpire le infrastrutture militari e altri obiettivi militari. E i rappresentanti del segretariato delle Nazioni Unite, tra l'altro, se ho capito bene, hanno confermato ieri questa interpretazione dei documenti".
Intanto, secondo Lavrov, missili antinave forniti dagli Stati Uniti all'Ucraina non rappresentano più una minaccia per la Russia. "Per quanto riguarda gli obiettivi colpiti dalle armi ad alta precisione, essi si trovano in una parte separata del porto di Odessa, la cosiddetta parte militare - ha detto il capo della diplomazia di Mosca, in un riferimento all'attacco russo di sabato contro la città costiera - Gli obiettivi erano una nave da combattimento della Marina ucraina e un deposito di munizioni che conteneva missili antinave Harpoon consegnati di recente. Questi missili erano stati consegnati per costituire una minaccia per la flotta russa del Mar Nero. Ora non costituiscono più una minaccia".