Il presidente Usa ricorda: "Ha lavorato con il presidente Reagan per ridurre gli arsenali nucleari dei nostri due Paesi" e, "dopo decenni di brutale repressione politica, ha sposato riforme democratiche".
Un "leader raro" con una "lungimiranza straordinaria". Joe Biden ricorda Mikhail Gorbaciov, morto ieri. "Quando salì al potere, la Guerra Fredda durava da quasi 40 anni e il comunismo da ancora più tempo, con conseguenze devastanti" e "pochi funzionari sovietici di alto livello avevano il coraggio di ammettere che le cose dovevano cambiare", si legge in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. "Ha lavorato con il presidente Reagan per ridurre gli arsenali nucleari dei nostri due Paesi" e, "dopo decenni di brutale repressione politica, ha sposato riforme democratiche".
"Ha creduto nella glasnost e nella perestroika non come semplici slogan, ma come la strada per la popolazione dell'Unione Sovietica dopo tanti anni di isolamento e privazioni", prosegue, parlando di "un leader raro, con l'immaginazione di vedere che un futuro diverso era possibile e il coraggio di rischiare la sua intera carriera per realizzarlo".
"Il risultato è stato un mondo più sicuro e una maggiore libertà per milioni di persone". Biden ricorda poi un incontro con Gorbaciov alla Casa Bianca nel 2009. "E' stato facile capire perché tanti in tutto il mondo lo stimassero così tanto", conclude la dichiarazione con le condoglianze "alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutte le persone che nel mondo hanno beneficiato della sua fiducia in un mondo migliore".