Incredibile ma vero. Il primo tentativo di riportare in vita i morti inizierà quest'anno e, a provarci, sarà l'azienda americana Bioquark il cui quartier generale si trova a Philadelphia. A riportare il clamoroso annuncio è il Mail Online, che ricorda come già nel 2016 il gruppo aveva dichiarato l'intenzione di far risorgere i morti, partendo dal presupposto che, per loro, la morte cerebrale non sarebbe 'irreversibile'.
Ora il CEO dell'azienda, Ian Pastor, ha rivelato che a breve partirà la sperimentazione basata sulle cellule staminali, che avrà luogo in un paese dell'America Latina per ora ancora segreto.
Secondo Pastor, la Bioquark avrebbe sviluppato una serie di punture in grado di far ripartire il cervello che saranno sperimentate direttamente sugli umani, senza effettuare test preventivi su animali. Nei programmi del team che lavorerà alla rianimazione dei cadaveri, l'esame attraverso una risonanza magnetica di pazienti fra i 15 e i 65 anni, dichiarati cerebralmente morti in seguito a un trauma cranico, alla ricerca di possibili segni di 'reversibilità' della morte.
Il processo di 'ritorno' si svolgerà quindi in tre fasi: prelevamento di cellule staminali dal sangue del paziente e re-immissione delle cellule nel corpo; una dose di peptidi iniettata nella colonna vertebrale del paziente; un processo di stimolazione dei nervi lungo circa 15 giorni che - spiega Pastor - coinvolgerà laser e stimolazione nervosa mediana per cercare di provocare l'inversione della morte cerebrale, in cui i pazienti saranno monitorati attraverso la risonanza magnetica.
