"Il diritto all'eutanasia del bambino, altro non significa che attribuire ad un adulto il potere di vita e di morte su un minorenne". Lo denuncia in una nota Alberto Gambino, presidente nazionale dell'associazione Scienza e Vita che collabora con la Cei sui temi etici. "L'eutanasia sui minori è maschera di un atto di volontà libero. La soppressione di una vita fragile non è mai accettabile", dice Gambino.
"Il caso belga finisce con l'attuare un principio particolarmente nefasto perché estende l’eutanasia, già di per sé inaccettabile, ad una vicenda di estreme fragilità in cui si misura la dignità di un soggetto con il metro di giudizio di chi non incarna direttamente quella dignità. Non si tratta di un caso di accanimento terapeutico, - rileva l'associazione -quindi di una situazione in cui già c’è una valutazione medica oggettiva circa l’inutilità della prosecuzione di una terapia, ma siamo davanti a veri propri atti di volontà eutanasici, che interrompono una vita umana che proseguirebbe naturalmente il suo corso".