"Le elezioni sono state truccate", sono state le elezioni "più incasinate della storia". Donald Trump torna a rilanciare le accuse di brogli nelle elezioni Usa del 3 novembre, intervenendo telefonicamente nel programma di Maria Bartiromo su Fox News. E' la prima intervista rilasciata dal presidente Usa dopo le elezioni.
"Abbiamo vinto facilmente", ha più volte ripetuto Trump, rilanciando le accuse di brogli, legati a suo giudizio sia all'uso delle macchinette elettroniche Dominion, che all'impossibilità per gli osservatori repubblicani di assistere alle operazioni di spoglio, che al voto postale. "E' impossibile che Joe Biden abbia avuto 80 milioni di voti. E' impossibile che Biden abbia avuto più voti di Barack Obama nelle comunità nere", ha affermato il presidente Usa, senza però, ancora una volta, fornire prove specifiche dei presunti brogli. "E' difficile arrivare fino alla Corte Suprema", dice Trump, ammettendo la difficoltà dell'iter giudiziarioi. "Ho i migliori avvocati, ma è molto difficile portare un caso davanti alla Corte Suprema", afferma, promettendo in ogni caso di usare "tutte le mie energie" per "dimostrare" i brogli elettorali che a suo giudizio sarebbero stati commessi. "Se lasciamo che accada, non avremo più un repubblicano eletto".