E' di 29 morti l'ultimo bilancio ufficiale dell'attacco di ieri contro i cristiani copti a Minya, in Egitto. Una nota del governo del Cairo aggiunge che sono 13 le persone ancora ricoverate per le ferite riportate nell'attacco. Il sedicente Stato islamico (Is) ha rivendicato tramite l'organo di propaganda 'Amaaq' l'attacco. Lo segnala Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste sui social media.
Nel breve messaggio diffuso da 'Amaaq' si afferma che un gruppo affiliato all'Is ha messo a segno l'attacco: "Un distaccamento della sicurezza dell'Is ha perpetrato l'attacco di ieri a Minya contro un bus con a bordo copti". L'organizzazione rivendica un bilancio di "32" vittime, a differenza delle ultime notizie confermate stamani dalle autorità egiziane.
Ieri fonti della chiesa copta in Egitto avevano parlato di 35 morti nella strage che non è stata ancora rivendicata e che è stata messa a segno alla vigilia dell'inizio del Ramadan, mese sacro di digiuno e preghiera per i musulmani.
Nella tarda serata di ieri il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato che le Forze Armate egiziane hanno colpito "campi di addestramento dei terroristi" in risposta all'attacco contro i copti. Secondo i media ufficiali egiziani sei raid hanno colpito la zona di Derna, nella vicina Libia. Al-Sisi ha insistito sul fatto che "non esiterà a colpire i campi dei terroristi ovunque si trovino".
