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Covid, proteste in Europa contro restrizioni: scontri e arresti

Migliaia di persone in Belgio, Olanda, Ungheria e Austria hanno sfidato i divieti a manifestare o di assembramento

(Afp)
(Afp)
31 gennaio 2021 | 21.00
LETTURA: 2 minuti

Aumentano la tensione e la frustrazione in Europa contro le restrizioni anti coronavirus. In diverse capitali, migliaia di persone hanno sfidato i divieti a manifestare o di assembramento in pubblico per protestare contro quelle che ritengono norme troppo oppressive e limitanti della libertà personale.

A Bruxelles la polizia belga ha arrestato oltre 300 manifestanti durante una dimostrazione non autorizzata contro le misure volte a combattere la diffusione del Covid-19, che includono il coprifuoco notturno e la chiusura di bar e ristoranti. Il Belgio ha registrato uno dei più alti tassi di mortalità al mondo durante la pandemia, ma le restrizioni introdotte a ottobre hanno ridotto le infezioni e i ricoveri ospedalieri registrati negli ultimi due mesi.

In Ungheria, la polizia ha disperso la folla ad una manifestazione nella capitale Budapest, dove i lavoratori nel settore dell'ospitalità, uno dei più in difficoltà del paese, hanno invocato la disobbedienza civile e un ripensamento delle restrizioni durante il lockdown.

Il governo del primo ministro Viktor Orban ha affermato che potrebbe iniziare ad allentare le misure solo qualora il numero di casi diminuisca drasticamente o venga prima vaccinata gran parte della popolazione ungherese. Il paese di circa 10 milioni di abitanti dall’inizio della pandemia ha registrato un totale di 367.586 casi e 12.524 morti. Le nuove infezioni stanno diminuendo, ma più di 3.500 persone sono ancora in ospedale.

Nella capitale austriaca Vienna si sono verificati scontri con la polizia in tenuta antisommossa sul luogo di una manifestazione di estrema destra che non era stata autorizzata. Le autorità hanno vietato numerose proteste programmate per questo fine settimana, inclusa quella del Partito della Libertà di estrema destra di oggi, sottolineando come nella maggior parte dei casi i manifestanti non abbiano rispettato le regole sul distanziamento sociale, spesso anche non indossando le mascherine protettive. Il 26 dicembre l'Austria è entrata nel suo terzo lockdown nazionale, con negozi non essenziali e molte altre attività chiuse e il loro personale impossibilitato a lavorare.

Ad Amsterdam, circa 30 persone sono state arrestate quando la polizia olandese ha interrotto una protesta contro le misure restrittive cercando di impedire il ripetersi delle rivolte che hanno infuriato in città per tre giorni la scorsa settimana. La polizia ha detto di aver rimandato a casa circa 600 persone che avevano infranto le regole di distanziamento fisico e ignorato il divieto a livello nazionale di riunioni pubbliche riunendosi nella piazza centrale di Amsterdam. Non ci sono state segnalazioni di incidenti violenti nel tardo pomeriggio.

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