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Covid Israele, salgono i contagi: al vaglio restrizioni e terza dose vaccino

Il peggioramento attribuito al diffondersi della variante Delta. Aumentano i casi tra i vaccinati.

(Afp)
(Afp)
05 luglio 2021 | 11.13
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Le autorità israeliane hanno confermato oggi 343 nuovi casi di contagio da Coronavirus nelle ultime 24 ore, il numero più alto registrato negli ultimi tre mesi, un peggioramento attribuito al diffondersi della variante Delta. Il totale dei contagiati da inizio pandemia è di 843.123, con 6.428 morti. Secondo quanto emerso dai test effettuati, la variante Delta è responsabile del 90% dei casi di Covid-19 nel paese, contro il 60% di tre settimane fa. La situazione dei contagi sarà al centro di una riunione oggi stesso tra il premier Naftali Bennett, e il ministro della Sanità Nitzan Horowitz, durante la quale si valuterà l'ipotesi di reintrodurre nuove restrizioni. Allo studio anche la possibilità di procedere alla somministrazione di una terza dose di vaccino ai gruppi a rischio per potenziare il sistema immunitario ed evitare una maggiore diffusione della malattia.

AUMENTANO CONTAGI FRA VACCINATI

Secondo quanto scrive Fortune, i dati sulla diffusione del coronavirus in Israele, uno dei Paesi con il più alto numero di persone completamente vaccinate, dimostrano che la variante delta, associata alla cancellazione delle restrizioni, provoca una riduzione di efficacia del vaccino Pfizer/BioNTech usato per la campagna vaccinale del Paese.

Fra il 2 maggio al 5 giugno, il vaccino aveva dimostrato, sul campo in Israele, di avere una efficacia del 94,3 per cento. Dal 6 giugno, cinque giorni dopo che il governo ha cancellato le restrizioni contro il covid, all'inizio di luglio, l'efficacia è crollata al 64 per cento. Venerdì scorso, il 55 per cento dei nuovi contagi erano persone già vaccinate.

E' invece solo attenuata la protezione contro i casi gravi e il ricovero, si precisa. Fra il 2 maggio al 5 giugno la protezione contro il ricovero del vaccino è stata del 98,2 per cento, contro quella del 93 per cento registrata dal 6 giugno al 3 luglio. Ieri c'erano in Israele 35 casi gravi di covid, contro i 21 del 19 luglio scorso.

Il governo israeliano, che ha già re introdotto l'obblico di mascherine all'interno degli spazi pubblici, sta considerando l'adozione di altre misure di distanziamento e la possibilità di raccomandare una terza dose di vaccino.

Il 57% degli israeliani è completamente vaccinato, l'88% per cento della popolazione con più di 50 anni.

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